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Comune di Benevento

La Lipu contesta il progetto del depuratore comunale a S. Angelo a Piesco: “Ricominciare la progettazione”

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A seguito della conferenza stampa tenuta dal Sindaco e dell’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Benevento sulla costruzione del depuratore nell’area di di S. Angelo a Piesco la LIPU di Benevento ha inviato una nota alla stampa con l’intento di denunciare il grande impatto ambientale che potrebbe verificarsi a seguito della costruzione dell’opera.

“La sezione Lipu di Benevento vuole segnalare alla cittadinanza e ai pubblici amministratori, anche quelli non presenti all’incontro con i media, che quel progetto, se realizzato, avrà un grande impatto sul paesaggio fluviale.

La LIPU beneventana tutta, pur riconoscendo l’importanza di depurare le acque reflue dell’agglomerato urbano, sostiene che il problema della depurazione non può essere risolto in maniera semplicistica e generica, ma studiato attentamente per la realtà beneventana.

La Città di Benevento per le sue caratteristiche fluviali, uniche in Italia – pareggiata solo da Torino con così tante confluenze fluviali nel proprio territorio comunale – merita che tali evidenze naturalistiche vengano esaltate e non offese da progetti come quello del depuratore, che pur avendo una buona valenza tecnica per l’impegno e la serietà dei progettisti che ci hanno lavorato, sono calati sul territorio senza tener conto del contesto paesaggistico di pregio in cui si vanno ad inserire.

A questo proposito la LIPU ricorda, anche e soprattutto al Sindaco, Fausto Pepe, e all’Assessore ai Lavori Pubblici, Pietro Iadanza, che le richieste della LIPU, espresse alla fine delle riunioni del tavolo tecnico svoltosi nel 2008, non sono state tenute in conto successivamente.

I rappresentanti della LIPU in quella occasione indicarono la necessità come minimo di prevedere opere di mitigazione dell’impatto ambientale, come tra l’altro trascritto nel verbale dell’ultima riunione, ma anche la possibilità di realizzare interventi di compensazione ambientale, rinaturando una superficie almeno pari a quella occupata dal depuratore.

La LIPU, però, chiede al Comune di Benevento di riconoscere l’errore originario di quando fu fatta la scelta del sito su cui costruire il depuratore.

Infatti il tavolo tecnico del 2008, che sancì lo spostamento del sito dove costruire il depuratore da c.da Pantano a località S. Angelo a Piesco, portò a scrivere in verbale quanto segue: “Preso atto che l’area individuata è al di fuori della fascia classificata dal P.S.D.A.” Probabilmente i tecnici consulenti del Comune a quel tavolo tecnico, il prof. ing. Domenico Pianese e l’ing. Pino D’Occhio, non vagliarono bene il Piano Stralcio di Difesa dalle Alluvioni che classifica quella zona come fascia B3 e alle Norme di Attuazione del PSDA che all’art. 9 specificano: “Nelle fasce B (…) sono vietati: a) … ; b) gli impianti di depurazione di acque reflue di qualunque provenienza, ad esclusione dei collettori di convogliamento e di scarico dei reflui stessi.”

Anche la sezione beneventana della LIPU, che si era fidata dei tecnici consulenti del Comune di Benevento, fu indotta in errore in quella circostanza e per questa ragione nei prossimi giorni formalizzerà al Sindaco e agli altri componenti della Giunta comunale, oltre che ai responsabili dei settori tecnici dell’Amministrazione, un documento nel quale si descriverà quanto avvenuto al tavolo tecnico del 2008.

In tale scritto si farà esplicita richiesta di prendere atto dell’errore di individuazione dell’area e sulla base di ciò di riavviare le procedure di progettazione che potrebbero benissimo prevedere più depuratori piccoli e poco impattanti sul paesaggio piuttosto che uno solo di grandi dimensioni.

Proprio la soluzione dei depuratori di quartiere è quella che più auspica da anni la LIPU visto che già, come per altro affermato dallo stesso Sindaco e dall’Assessore ai LL. PP. nella conferenza stampa, ve ne sono tre che servono più di 8.000 cittadini.

E non si giustifichino con la solita storia che la gestione dei piccoli depuratori è costosa, anche se ciò è tutto da dimostrare con numeri e non con chiacchiere, perché Pepe e Iadanza hanno affermato davanti ai giornalisti che i tre depuratori esistenti continueranno a funzionare anche dopo la costruzione del grande depuratore che si vorrebbe realizzare in località S. Angelo a Piesco”.

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