Salute
Salute Mentale in Valle Caudina. L’associazione “Franco Basaglia” contro il management Asl

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“Se dovessimo giudicare lo stato di salute del Servizio Sanitario Beneventano dal nostro vertice di osservazione che è la gestione della Salute Mentale della Valle Caudina non avremmo difficoltà a dire che è in uno stato agonizzante”. Lo afferma in una nota l’associazione Franco Basaglia Onlus di Montesarchio.
“Dopo le ultime vicende, su cui ci ripromettiamo di tornare tra qualche giorno, – si legge – l’unità operativa di salute mentale è allo sbando. Non basta la petizione autentica firmata da più di 500 cittadini, di più di 300 pazienti compresi in carico istituzionale, più di 4000 prestazioni tra day-hospital, C.D.R., accessi domiciliari e urgenze, oltre ai controlli e alla psichiatria legale; non basta una S.I.R con 16 ospiti, ex O.P. e O.P.G. nonché nuova cronicità, tutto questo non basta a scoraggiare il management a non abolire questo servizio in Valle Caudina, come sembra nei fatti a partire della mancata assegnazione di una valida e stabile sede dell’Uocsm al centro della Valle Caudina”.
“Se non ci dovesse essere questa intenzione – continua l’associazione – allora la faccenda è ancora più grave: tutto ciò avverrebbe a causa di un’incompetenza becera di questo management. Convinti che ci fosse una qualche prevenzione, come spesso capita rispetto alle vittime della psichiatria, abbiamo cercato di capire come andassero le cose in altri servizi. È un disastro ovunque. Ma quello che ci ha sorpreso di più è il discredito che questo management ha tra gli stessi dipendenti A.S.L.. Tutti dicono: questi ci porteranno alla rovina.
Da parte della nostra associazione – conclude la nota – ci impegneremo con tutti i mezzi, anche a livello regionale e nazionale perché nessuno faccia il becchino di quei servizi che dovranno garantire la salute oggi ed in futuro delle tante persone a noi più care”.