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AMBIENTE

Oasi di Pantano e depuratore. La Lipu risponde ad Altrabenevento: “Scritte inesattezze”

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Marcello Stefanucci, responsabile della Lipu Benevento, ha risposto con una nota all’associazione Altrabenevento sulla questione dell’affidamento della zona fluviale di contrada Pantano alla sua associazione da parte della Provincia di Benevento. Nel comunicato la Lega italiana protezione uccelli denuncia le “molte inesattezze” scritte dall’associazione di Corona, affermando che “i rappresentanti di Altrabenevento non conoscono le procedure per dare in gestione un’oasi di protezione della fauna selvatica”.

“Va chiarito – spiega Stefanucci – che il tavolo tecnico, indetto dal Comune di Benevento, a cui la Lipu ha partecipato nel 2008 ha portato all’allontanamento del depuratore dalla zona di Pantano, la più pregiata piana alluvionale del medio corso del fiume Calore e l’area più interessante dell’intera Oasi delle Zone Umide Beneventane, impropriamente chiamata Oasi di Pantano.

Infatti questa piana si allaga facilmente con le piene autunnali e invernali del fiume e consente agli uccelli acquatici di stazionare e alimentarsi per molti giorni prima di ritornare a rifugiarsi nel più grande bosco igrofilo del Calore sito ai suoi margini.

Precedentemente alla istituzione di tale tavolo tecnico vi era stata una esposizione mediatica della Lipu la quale contestava questa nuova localizzazione del depuratore promossa dalla prima giunta di Fausto Pepe, così come aveva contestato quella di Serretelle del precedente sindaco D’Alessandro. Nel frattempo gli attivisti della sezione LIPU di Benevento, oltre a studiarsi la documentazione sul depuratore, tenevano numerosi incontri con amministratori, tecnici e gli abitanti della zona, organizzando una strenua opposizione a tale ubicazione, ma oltre al WWF e al Comitato di contrada Pantano, altre associazioni alleate in quel momento non ve ne erano, né tantomeno ci risultano interventi dell’Associazione Altrabenevento.

Inoltre – continua il responsabile territoriale – c’è da dire che al tavolo tecnico lo scontro con il Comune fu molto serrato visto che gli amministratori e i tecnici di tale Ente non volevano delocalizzare l’infrastruttura, né accettavano altre soluzioni come la Lipu proponeva, ossia piccoli depuratori di quartiere da abbinare alla realizzazione di vasche per la fitodepurazione, in particolare nelle contrade.

Dopo però essere riusciti faticosamente ad ottenere lo spostamento del depuratore dalla piana di Pantano, a cui la Lipu ha contribuito in maniera determinante con i suoi interventi puntuali e decisi, fu proposta una nuova localizzazione da parte del Comitato di c.da Pantano (a quel tavolo tecnico rappresentato da Alfonso De Rosa e da Gerardo Civetta) che prevedeva di posizionarlo in contrada S. Angelo a Piesco, pochi chilometri più a valle lungo il corso del fiume Calore.

La Lipu nell’ultima riunione, quando venne fuori questa soluzione, tentò ancora di far desistere l’Amministrazione comunale dall’avallare quella nuova localizzazione, ma il tutto fu vanificato dal sodalizio creatosi tra Comune e Comitato di Pantano.

Vista la situazione e sapendo che comunque il problema della depurazione delle acque reflue della città di Benevento va risolto, la Lipu beneventana affermò che una soluzione del genere poteva essere accettata solo se fossero state previste opere di mitigazione dell’impatto ambientale e anche di compensazione ambientale, ossia rinaturare un’area almeno pari a quella occupata dal depuratore, creando con l’acqua depurata nuove zone umide importanti per gli uccelli acquatici”.

Secondo Stefanucci, inoltre, “quanto detto dai rappresentanti di Altrabenevento non sia veritiero è dimostrato anche dal fatto che la Lipu ha da alcuni mesi ripreso l’attività per trovare una soluzione diversa a quel tipo di depuratore previsto a S. Angelo a Piesco, che al momento non prevede in progetto né opere di mitigazione dell’impatto ambientale né opere di compensazione ambientale…”

Il responsabile della Lega italiana protezione uccelli sottolinea anche che l’istituzione dell’Oasi delle Zone Umide Beneventane è stata fortemente voluta dalla Lipu ed è stata istituita dalla Provincia di Benevento nel 2008 grazie al contributo determinante della stessa Lipu, dopo sei anni di lotte contro buona parte del mondo venatorio al di fuori e all’interno del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Provinciale”.

Stefanucci precisa anche che “la procedura per l’assegnazione in gestione di questa area protetta da parte della Provincia è stata sin troppo diligente, quando per i titoli acquisiti negli ultimi 10 anni dalla sezione Lipu di Benevento, in merito all’area in questione, poteva anche essere fatto un affidamento diretto. L’Ente Provincia ha quindi indetto un bando invitando a partecipare le sette associazioni di protezione che erano in quel momento componenti del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Provinciale”.

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