CRONACA
Calvi: “Stupor Mundi”, sequestrati oltre 5 milioni di beni all’ex sindaco Molinaro e ai due funzionari comunali

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I carabinieri della Compagnia di Benevento, su disposizione della locale Procura della Repubblica e dell’Ufficio GIP del Tribunale Ordinario, hanno eseguito in mattinata una serie di sequestri conservativi dei beni nei confronti delle persone arrestate a seguito dell’operazione denominata “Stupor Mundi”.
Le indagini furono portate a termine dai militari della Stazione di San Giorgio del Sannio nel 2011, dopo una lunga e complessa attività investigativa, e si conclusero con l’arresto dell’ex sindaco di Calvi, Giovanni Molinaro, e di due funzionari comunali.
Agli arrestati furono contestati reati anche gravi quali: l’associazione per delinquere finalizzata ad eseguire concussioni, abusi d’ufficio e turbative di gare di appalti pubblici; occultamento e distruzione di atti pubblici; truffa ai danni dello Stato e trattamento illecito di dati ed interferenze illecite nella vita privata.
Inoltre, le azioni contestate causarono un ammanco erariale pari a diverse centinaia di migliaia di euro.
Questa mattina, dunque, il nuovo provvedimento con la notifica e il sequestro, grazie anche all’ausilio degli Ufficiali Giudiziari del Tribunale di Benevento, delle autovetture, dei fabbricati ed dei terreni dei tre pubblici amministratori, nonché dei conti correnti bancari e postali di proprietà dell’ex sindaco del comune sannita, accesi rispettivamente presso l’agenzia della Banca della Campania di Benevento e l’Ufficio Postale di Calvi. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta ad oltre 5 milioni di euro.
L’operazione, eseguita dai carabinieri nei Comuni di Benevento, Calvi, Montesarchio, Cautano e Foglianise, con l’attivo supporto dei militari delle Stazioni territorialmente competenti, è stata disposta dall’Autorità Giudiziaria in considerazione del pericolo – considerando la complessità delle vicende e la conseguente dilatazione dei tempi processuali – che siano dispersi i beni necessari per il pagamento delle pene pecuniarie e di qualsiasi altra somma dovuta allo Stato nonché per il pagamento delle obbligazioni civili derivanti dai reati contestati.