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Rifiuti. Fino a giugno 2013 gestione ancora in mano alle Province, poi tocca ai Comuni

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    Per altri sei mesi, fino al prossimo 30 giugno 2013, saranno ancora le Province della Campania a dover provvedere allo smaltimento dei rifiuti.

    Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri che ha approvato un decreto legge per superare situazioni di criticità nella gestione esistenti in varie zone del Paese, in particolare in Campania.

    Qui in media si producono circa 7200 tonnellate di spazzatura al giorno. Solo parte però viene smaltita in regione. Su tutto il territorio c’é un solo impianto di termovalorizzazione ad Acerra, in provincia di Napoli e sette Stir, mentre si attende ancora il completamento delle strutture di compostaggio per il trattamento della frazione organica.

    Con il decreto legge è stato quindi prorogato il regime speciale in vigore in Campania dal 2010 per cui spettano alle Province le funzioni di gestione per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani.

    Ai Comuni invece spettano le funzioni di raccolta, spazzamento e trasporto, oltre a quelle di smaltimento o recupero dei rifiuti della raccolta differenziata. Per evitare che il passaggio dal regime speciale delle competenze a quello ordinario (previsto a partire dal 1 gennaio 2013) aggravi le difficoltà esistenti o ne crei di nuove si introduce una norma transitoria che estende di 6 mesi il regime speciale.

    Dalla fine di giugno poi toccherà ai Comuni, una volta definita anche la composizione degli Ato, gli ambiti territoriali, decidere le modalità per lo smaltimento ma anche sostenere i relativi costi.

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