Salute
Riabilitazione alle Terme: tra i relatori anche Renato Del Monaco, già direttore sanitario delle Terme di Telese

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Due giorni dedicati al Termalismo alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa. “Termalismo e Discipline Correlate” è il titolo del modulo inserito nel Master “Scienze e Tecnologie di alta specializzazione in Riabilitazione (Exercise, Testing and Research in Rehabilitation Medicine)”, organizzato dal Dipartimento di Ricerca e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia diretto dal prof. Giulio Guido e dalla Unità Operativa di Neuroriabilitazione Universitaria diretta dal prof. Bruno Rossi.
Il modulo dedicato al Termalismo ha messo a disposizione dei partecipanti e degli iscritti al master, le esperienze già acquisite e le nuove progettualità delle Terme d’Italia in campo riabilitativo, evidenziando la particolarità e l’efficacia dell’ambiente termale nei riguardi di percorsi riabilitativi complessi.
Tra i numerosi e qualificati relatori provenienti dalle università e dalle terme, Renato Del Monaco, già Direttore Sanitario delle Terme di Telese con una relazione dal titolo “Il patrimonio termale italiano e le sue specializzazioni in chiave riabilitativa”; l’attuale direttore sanitario delle Terme di Fiuggi non ha mancato di porre in evidenza, come esempio di buona pratica, l’esperienza della riabilitazione in ambiente termale degli infortunati sul lavoro, che ha visto insieme l’Inail e le Terme di Telese come capofila degli stabilimenti termali italiani che possedevano i requisiti strutturali ed organizzativi obbligatori per partecipare.
I direttori sanitari delle venti terme interessate si sono riuniti a Telese Terme per concordare la raccolta dei dati della ricerca scientifica che nei due anni successivi ha conseguito risultati importanti e validati. Un’altra esperienza significativa in chiave riabilitativa riportata a Pisa è quella che vede collaborare, ormai da più di un decennio, la Chirurgia Plastica dell’Istituto di Telese della Fondazione Maugeri con le Terme di Telese nel trattamento degli esiti cicatriziali in ustionati gravi. Le Terme d’Italia appartengono al patrimonio culturale del nostro Paese e questo è più evidente se si fa riferimento alla Cultura del Benessere e della Salute. Tutte le Regioni italiane possiedono nel loro territorio una Città Termale e il più delle volte le Terme rappresentano l’attrattore principale di quel territorio che a buon titolo si può definire “termale”.
Quando si fa riferimento alla cosiddetta Medicina del Territorio, l’ambiente e il territorio termale sono adeguati e opportuni al servizio della salute. Il Medico di Medicina Generale, per esempio, può trovare nelle Terme un ambiente ancora più favorevole alla realizzazione di percorsi di salute del proprio paziente nella prevenzione, si pensi agli stili di vita salutari, come nella cura, le cure termali classiche, e, perché no, nella riabilitazione di patologie croniche, basti pensare alle patologie osteoarticolari, cardiovascolari, pneumologiche, oncologiche e uroginecologiche.
“Nel Territorio Termale, le Aziende possono ritagliarsi uno spazio importante negli investimenti di salute -afferma il professor Del Monaco- e per questo alle Terme, sempre più, si deve realizzare il concetto di “salute olistica”, attraverso percorsi in grado di ampliare gli orizzonti del mercato, di conseguenza le offerte, integrando, a rete e a filiera, il patrimonio di ricchezze del territorio che circonda la città termale. Questa sorta di format può rappresentare un attrattore formidabile e può costituire un driver economico forte, soprattutto se si riescono a creare, tra i numerosi soggetti interessati, sistemi coesi capaci di essere competitivi ”.
E’ importante acquisire la consapevolezza che il domani sarà appannaggio di chi saprà proporre l’eccellenza nella qualità dell’offerta termale cominciando, oggi, a rivendicare alle Terme d’Italia il modello di eccellenza per il Termalismo Europeo dell’immediato futuro. “Ci sono confini nuovi, oltre quelli delle Regioni italiane, -aggiunge Del Monaco- per offrire un Termalismo in linea con i tempi, che però non perde il fascino della tradizione, e che, come già vediamo in molte Terme Italiane, è in grado di attrarre un target di clientela da Paesi con forte capacità di spesa. E il Turismo Termale può avere anche la opportunità di ricomporre l’incredibile deteriore frammentazione nella governance del Turismo Italiano”.