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Elezioni 2013, costituita l’assemblea sannita di “Cambiare#si può”

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Il giorno 14 dicembre, alle ore 17,30, presso la sede di Altrabenevento, in via Annunziata 127, si è costituita formalmente l’assemblea permanente sannita di “Cambiare#si può” (per una presenza alternativa alle elezioni del 2013). Erano presenti: Cosimo Aceto (Rifondazione Comunista), Carmelo Cecere, presidente dell’associazione “Franco Basaglia”, Gabriele Corona, Nicola Iadanza (Rifondazione Comunista), Nicola Loreto, Rito Martignetti (Alba), Leonardo Masone (Rifondazione Comunista), Mariarosaria Moffa (Alba), Anna Maria Mollica (Alba), Serena Salvalaio (Rifondazione Comunista), Nicola Sguera (Alba), che hanno aderito nei giorni scorsi all’appello promosso, tra gli altri, da Luciano Gallino, Livio Pepino e Marco Revelli.
Dopo l’assemblea romana del 1 dicembre, tra il 14 e il 16 sono previste assemblee territoriali in tutta Italia, coerenti con la natura fortemente antigerarchica e partecipativa del movimento. Nell’assemblea costitutiva si sono affrontati molti dei punti che connotano il nascente “polo arancione”: dalla centralità del lavoro all’ecologismo senza compromessi, dalla lotta contro mafie e corruzione alle questioni di genere.
Tutti i partecipanti hanno espresso una netta scelta di campo: “Cambiare si può” sarà un movimento di “sinistra” schierato contro le politiche economiche neoliberiste, dunque contro la cosiddetta “agenda Monti”, anche nella sua variante soft, sostanzialmente sposata da Italia: Bene Comune. Molto sentita l’esigenza di costruire nel tempo un movimento plurale, che non ricada nei vizi del centralismo e del personalismo carismatico, e dunque la necessità di superare le secche dell’organizzazione partitica otto e novecentesca.
L’assemblea, che si è aggiornata a mercoledì 19 alle 17,30, presso la stessa sede, ha auspicato la presentazione della lista alle imminenti elezioni politiche, previste per la metà di febbraio, solo a condizione che essa riesca ad aggregare un ampio fronte di forze politiche, capaci con lungimiranza e generosità di fare un “passo indietro” rispetto ai propri simboli, e di attivismo, militanza individuale, associazionismo, evitando una mera presenza testimoniale.
Insomma: bisogna essere presenti per portare in Parlamento un gruppo coeso e motivato di uomini e donne dalla “schiena dritta”, capaci di battersi per il lavoro come diritto, per l’ambiente e i beni comuni. È per questo che l’assemblea ha chiesto esplicitamente che nel simbolo, ancora da definire, del movimento ci sia un forte richiamo tanto alla chiara collocazione a sinistra quanto alla ineludibile centralità del lavoro come diritto.
Per chiunque volesse aderire al manifesto, questo è l’indirizzo internet: http://www.cambiaresipuo.net/appello/ È attivo da ieri un gruppo Facebook (Cambiare#si può – Sannio).