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Cittadini

Appello per il ritorno a lavoro dei dipendenti degli ex consorzi rifiuti

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“Seguo con grande attenzione la vertenza dei 124 dipendenti dei tre consorzi che nella nostra provincia hanno effettuato la raccolta differenziata dal 2000 fino al mese di luglio del 2010. Una vertenza difficile e complicata molto conosciuta grazie alla lotta, civile e non violenta, organizzata da un gruppo di lavoratori aderenti ad un comitato che ha saputo conquistare la solidarietà di chi è sensibile e cosciente dei fortissimi disagi economici manifestati.

Ho letto l’angosciosa presa di posizione del mio amico Piero Mancini – in nome del quale, qualche mese, per accendere i riflettori sul dramma umano di intere famiglie, lancia una “colletta comunitaria” – sull’imminente fine del progetto di quattro mesi finanziato dalla Regione Campania. Civilmente si rivolge ai tre rappresentanti della nostra provincia nel Consiglio regionale chiedendo loro, pubblicamente, ciò che è normale in una democrazia: di conoscere quali provvedimenti intende assumere l’Amministrazione regionale per regolamentare la gestione del ciclo integrato dei rifiuti anche nella nostra provincia e, quindi, le prospettive che il futuro riserverà a loro e alle loro famiglie. Chiede, implicitamente, il loro impegno per difendere un diritto fondamentale, il lavoro, in una provincia sempre più povera e, socialmente, alla deriva.

Alla civile richiesta di una pubblica presa di posizione bisogna dare una chiara risposta, e non solo per un giusto rapporto tra amministratori eletti e cittadini elettori. Intervengo non solo per perorare l’accoglimento della richiesta fatta da Piero Mancini ai tre deputati regionali, ma anche per lanciare una pubblica petizione fra i cittadini a sostegno del reinserimento nel mondo del lavoro, come è loro diritto, dei 124 dipendenti dei tre consorzi. Un gesto di solidarietà per non lasciarli soli in un momento drammatico della loro esistenza. Ricordo che per le ristrettezze economiche in cui sono costretti, per mancanza di alcuna entrata economica da ben 27 mesi, un loro collega ha tentato di suicidarsi alcune settimane or sono. Faccio appello alle associazioni di ogni tipo, operanti in ogni settore della nostra comunità, di esprimere la loro solidarietà umana e sociale a questi lavoratori sottoscrivendo la petizione che segue.

È doveroso, però, chiudere con l’auspicio che il servizio pubblico sia rimesso in grado di funzionare in maniera efficiente, con il superamento netto di pratiche clientelari e assistenzialistiche che ne minano alla radice l’operato.

Nicola Sguera

“Da ben 27 mesi, nella nostra provincia, 124 lavoratori non ricevono lo stipendio, pur non essendo stati licenziati, né alcun tipo di ammortizzatore sociale. Ciò, come è comprensibile, ha creato fortissimi disagi economici alle loro famiglie. Purtroppo anche il loro ritorno al lavoro, da più di due mesi, tramite un progetto di quattro mesi finanziato dalla Regione, non ha portato al minimo miglioramento economico sperato visto che ancora non viene loro corrisposto alcuno stipendio. Non è più umanamente accettabile questo accanimento contro dei lavoratori che chiedono solo di poter riportare un minimo di serenità nelle loro famiglie, prigioniere di tensioni fortissime per via delle gravissime ristrettezze economiche.

I sottoscritti chiedono, indignati, in un moto di civile solidarietà sociale, a tutte le istituzioni di risolvere definitivamente questo gravissimo problema, da troppo tempo presente nella nostra comunità. La nostra coscienza civile si ribella ad una condizione disumana, economicamente e psicologicamente, al dramma che vivono giorno dopo giorno, ora dopo ora, le 124 famiglie in questione. Per questo ci dichiariamo pronti a sostenerli nelle loro iniziative prossime.

Facciamo pressante e accorato appello ai Comuni, alla Provincia e alla Regione affinché venga sanata una situazione non più accettabile in un contesto di civile convivenza”.

Primi firmatari
Luciano Campanelli (docente, paleontologo, geologo)
Camillo Campolongo (ex amministratore ASIA)
Nunzio Castaldi (Partita IVA)
Amerigo Ciervo (docente, musicista)

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