ECONOMIA
“Frantoio Aperto”: nel Sannio si lavora alla creazione di una filiera olearia completa
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Oltre 2 milioni e mezzo di piante di ulivo con una produzione che si aggira intorno ai 90mila ettolitri. Sono i numeri registrati nella provincia di Benevento, la più olivicola della regione Campania. Nel Sannio, infatti, il rapporto tra superficie agraria occupata da uliveti e superficie totale è superiore rispetto a tutti gli altri territori della regione.
E proprio sulla scorta di questi dati che la pro loco di San Leucio del Sannio, in collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio, ha dato vita al convegno “Frantoio Aperto”.
“L’iniziativa nasce per discutere e promuovere lo sviluppo di una filiera integrata di produzione olearia, sia in termini di qualità del prodotto che di riorganizzazione del comprensorio produttivo”, ha spiegato Ettore Varricchio, docente dell’UniSannio.
Gli studi infatti indicano come possibile area di intervento, oltre, al comune di San Leucio del Sannio anche quelli di Ceppaloni e Arpaise.
“La sperimentazione di un percorso produttivo completo – ha commentato Varricchio – garantirà, non solo, una qualità migliore del prodotto finale, ma soprattutto una sviluppo economico per l’intero territorio, attraverso sistemi integrati di gestione realizzati dai ricercatori dell’UniSannio”.
Accanto alla gestione e organizzazione della filiera produttiva si pensa anche alla qualità degli uliveti sanniti. “Nella provincia di Benevento si produce un olio pregiato, ma che non ha ancora ottenuto un riconoscimento di qualità”, ha sottolineato Roberto Costanzo, presidente della Fondazione Vetrone.
Le cause principali del mancato riconoscimento vanno ricercate nelle numerose varietà locali autoctone che compongono la produzione nel Sannio.