Sindacati
Questione forestali, i sindacati chiedono il sostegno di sindaci e istituzioni

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“I sindaci e le istituzioni locali a tutti i livelli diano sostegno alle iniziative in corso che sono solo l’inizio di una mobilitazione che coinvolgerà gradatamente tutti i territori della regione Campania. Fino a quando non ci saranno risposte concrete, attuative e risolutive per le emergenze salariali pregresse e per le aspettative future del comparto forestazione”. Ad annunciarlo in una nota sono le segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila in merito alla difficile situazione dei lavoratori forestali.
“Le organizzazioni sindacali – si sottolinea nella nota – hanno più volte denunciato i ritardi sull’ attuazione degli accordi sindacali riguardanti la drammatica emergenza salariale dei lavoratori idraulico-forestali. All’ insensibilità e negligenza della Regione, oggi i lavoratori stanno reagendo com’è naturale che sia, e come avevamo più volte rappresentato, per rivendicare l’inalienabile diritto al pagamento degli stipendi arretrati e soprattutto perché al settore della forestazione venga riconosciuto l’importante ruolo che svolge nella difesa del territorio, enunciato dagli Organi istituzionali regionali e mai trasformata in atti concreti”.
“Le emergenze del passato e la necessità di costruire certezze per il futuro di questo settore che occupa quasi 5000 lavoratori non sono più rinviabili: occorre accelerare e snellire la procedura per rendere esigibili i 60 milioni di euro che Il Governo Nazionale ha previsto come fondi di investimento per i piani 2012/13.
“Il Governo Regionale – continuano i sindacati – deve immediatamente predisporre dal bilancio regionale le risorse necessarie per il completamento dei piani 2012 e il pagamento degli stipendi dal mese di gennaio ad oggi (circa 30 milioni/euro). Così come già da noi chiesto occorre istituire un tavolo ministeriale sulla crisi del settore Forestazione in Campania, per elaborare e concretizzare nei fatti “il grande progetto”, per restituire efficienza a un importante e nevralgico settore della nostra regione , salvaguardando i livelli occupazionali”.
“Per fare tutto questo – concludono – c’è bisogno di volontà politica vera del Governo regionale, che si coniughi alla disponibilità che questo sindacato ha sempre garantito per contribuire alla costruzione di percorsi concreti che vadano in tale direzione”.