Sindacati
Carceri. UILPA: “Stop traduzioni anche ad Avellino e Benevento”

Ascolta la lettura dell'articolo
Oltre ai nuclei traduzione di Secondigliano, sostanziale stop in Campania anche per quelli di Avellino e Benevento: lo rende noto il segretario generale della Uil Penitenziari, Eugenio Sarno.
Il tutto in seguito alla decisione del direttore dell’Ufficio Sicurezza e Traduzioni del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Campania di fermare i veicoli in dotazione alle strutture penitenziarie campane che non abbiano superato od effettuato i previsti collaudi di affidabilità.
Ad Avellino e Benevento, spiega Sarno, è risultato in regola un solo automezzo, mentre a Secondigliano il blocco è totale. “E’ facile immaginare quali conseguenze si riverbereranno sul sistema giustizia, visto che la mancanza degli autoveicoli destinati al servizio delle traduzioni potrebbe impedire la presenza in aula degli imputati mettendo a rischio decine di processi”, commenta Sarno, secondo il quale comunque “il provvedimento è tecnicamente ineccepibile” visto che “gli autoveicoli non a norma debbono essere fermati. Non si gioca con la vita degli operatori e dei trasportati”.
“Abbiamo interi parchi macchine che dovrebbero esser fermati perché i mezzi non hanno le caratteristiche di sicurezza previste dalle normative vigenti. Prima che sia troppo tardi invitiamo il capo del Dap e gli Uffici competenti a mettere in piedi un piano di implementazione degli automezzi destinati a servizi operativi, evitando di ingolfare, come pure è successo nel passato, gli autoparchi di berline extralusso.
La situazione degli automezzi è molto critica anche in Lombardia, Lazio, Sicilia, Calabria, Triveneto”, conclude il segretario della Uil Penitenziari.