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Decreto sanità, Bosco (Uil): “Le riforme non dovrebbero essere fatte solo per far cassa”

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“Nel decreto sulla spending review sono previsti 6 miliardi di euro da reperire in ambito sanitario. Le riforme non dovrebbero essere fatte solo per far cassa, quindi la razionalizzazione della spesa pubblica nel settore e il miglioramento dell’assistenza ai pazienti e ai malati non può prescindere dall’affrontare i veri problemi della sanità italiana”. A dichiararlo è il segretario generale della Uil Benevento Fioravante Bosco.
“Il blocco del turn-over, – spiega Bosco – così come degli stipendi, la totale assenza di scelte incisive per il miglioramento delle politiche tese a garantire trasparenza ed efficienza nell’acquisto di beni e servizi, l’aggravio crescente dei costi per i cittadini, l’ulteriore tassazione del 5% sulla tariffa dell’intramoenia che potrebbe spingere ancora di più il cittadino ad affidarsi a strutture private, la trasparenza e la meritocrazia nella scelta dei direttori generali, così come una maggiore tutela del medico sotto il profilo della responsabilità professionale: sono questi i veri nodi da sciogliere e i temi da affrontare con urgenza”.
“Un’ulteriore dimostrazione della confusione nella quale si muove il governo Monti – continua il sindacalista – era la volontà di tassare le bibite gassate per finanziare il fondo della non autosufficienza. Questo provvedimento nella nuova stesura del decreto sembra sia saltato”.
“Invece di confrontarsi con le organizzazioni sindacali per costruire insieme un piano anti-obesità e prevedere una seria riorganizzazione della sanità italiana partendo da sperperi e clientelismi, – aggiunge – si preferisce una soluzione-bancomat. Corretti stili di vita e nutrizionali devono essere promossi tramite seri e articolati programmi di educazione alimentare, non tramite nuove tasse”.
“Questo governo non può continuare a eludere un serio confronto con le organizzazioni sindacali. I cittadini – conclude Bosco – sono stufi di dichiarazioni mediatiche che non affrontano i veri problemi e che continuano a gravare solo sulle loro tasche”.