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Concorso scuola pubblica, all’USP la protesta dei precari sanniti. Basile: “attacco al precariato storico”
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Circa un ventina i precari della scuola che in mattinata si sono riuniti davanti all’ufficio scolastico provinciale di Benevento per discutere dell’imminente concorso per la scuola pubblica annunciato dal governo Monti che riguarderà 11.892 cattedre nelle strutture di ogni ordine e grado.
“Una selezione truffa – così la definisce il Comitato insegnanti e Ata precari del Sannio – perchè sarà esclusivamente riservata agli abilitati e ai diplomati e laureati negli anni dal 2000 al 2004, professionisti – chiariscono dal comitato – che hanno già dimostrato la loro idoneità all’insegnamento”.
Un provvedimento inconcludente, questo il commento di Raffaele Salomone Megna della direzione nazionale della Gilda degli Insegnati. Al posto di bandire nuove selezioni, commenta il sindacalista, e quindi allargare la base del precariato italiano, sarebbe stato consigliabile prelevare i nominativi sia dalle graduatorie per titoli ed esami che da quelle ad esaurimento.
Sotto accusa anche la definizione “giovani e meritevoli” utilizzata dal Ministro Profumo. Il concorso, secondo i precari sanniti, è “chiuso” e pieno di paletti che ostacolano l’immissione a ruolo dei neo-laureati e dei più giovani. “La selezione ad esami – dichiara Daniela Basile – non è altro che l’ennesimo attacco al precariato storico”.