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Raccolta fondi dell’Unitalsi di Chianche in occasione della sagra della trippa e dello scialatiello

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Anche quest’anno, come da un lustro ormai, il gruppo Unitalsi di Chianche, appartenente alla sottosezione di Benevento, ha inteso organizzare una raccolta fondi per reperire le risorse necessarie al completamento dei lavori alla casa famiglia, per diversamente abili, Pellegrino Varricchio di Chianchetelle.
Come tradizione vuole, sarà il divertimento a farla da padrona con la Sagra della Trippa e dello Scialatiello. L’iniziativa gastronomica, patrocinata dal Comune di Chianche, si svolgerà nell’ampia piazza della frazione Chianchetelle il 23 ed il 24 giugno p.v., quando ad arricchire, le già testate pietanze della sagra, ci sarà una degustazione di prodotti tipici locali. Il tutto annaffiato con il superlativo vino bianco Greco di Tufo e l’altrettanto accattivante, rosso, Aglianico. Il gruppo Unitalsi di Chianchetelle, guidato da Filomena Catalano, da anni è impegnato a realizzare il sogno di tanti genitori e familiari che soffrono al solo pensiero di lasciare i propri “bimbi” senza un sostegno valido e sicuro. “L’iniziativa – ha sempre precisato il gruppo Unitalsi – vuol rispondere all’esigenze del ‘dopo di noi’ e del ‘durante noi’. Questi i problemi più drammatici per i genitori di persone diversamente abili che si preoccupano del futuro del proprio figlio quando loro non avranno più la forza di assisterlo”.
A partire da settembre tutto questo potrà diventare una realtà: otto disabili adulti in una struttura studiata appositamente, che per favorire la loro indipendenza è stata dotata di moderne soluzioni che assicureranno facilità di movimento e sicurezza dell’ambiente. Complessivamente la struttura è corredata da otto camere con bagno, una stanza per il personale di assistenza, una sala mensa, un salone destinato a momenti di incontro per attività rilassanti e ricreative ed uno spazio comune, per favorire il mantenimento delle relazioni sociali tra i residenti e i propri familiari, con la garanzia di un’assistenza presente ventiquattrore su ventiquattro.
La casa sarà aperta all’amicizia e allo scambio con il territorio, inserita a pieno titolo nella vita della comunità. Lo stabile, donato tanti anni fa da Enrichetta Pastore, così ristrutturato, sarà la realizzazione di un sogno che nasce dalla più sincera e schietta volontà di dare a tutte le persone diversamente abili la possibilità di vivere nell’intimità di una famiglia, in un contesto nel quale a ciascuno sia data l’opportunità di poter valorizzare le proprie capacità. Quindi, l’obiettivo non è quello di creare un grande istituto, ma dei veri e propri nuclei familiari. Si cercherà di costituire “Famiglie” di persone con diverse patologie, affinché in uno spirito di collaborazione tra gli ospiti, si ricrei un clima familiare, proprio come in una casa.