POLITICA
Tpl Fortore. Coppola (Nuovo Psi): ”quale logica seguono le modifiche degli orari alle corse?”

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Sulla questione del Trasporto pubbblico nel Fortore interviene il coordinatore provinciale Movimento Giovani per le Riforme – Nuovo Psi, Salvatore Coppola, sottolineando il “profondo disagio dei pendolari fortorini che, con il periodo estivo, si troveranno di fronte ad un problema di tempi sulle corse verso Benevento, dovuta alla variazione degli orari del trasporto su gomma in merito alle tratte che interessano vari paesi del Fortore come San Giorgio La Molara, Molinara, Pago Veiano e Pietrelcina. Il primo viaggio da San Giorgio La Molara al capoluogo sannita, infatti, non sarà più alle 06:30, ma sarà posticipato alle 07:00.
Tale variazione – secondo Coppola – causerà agli utenti ritardi ingiustificati: basti pensare ai lavoratori che devono recarsi sui posti di lavoro, ai vari studenti che dovranno sottoporsi agli esami di maturità ed ai pendolari del Fortore che si vedranno preclusa la possibilità di usufruire dei collegamenti con Napoli e Salerno, città importanti per essere raggiunte anche da tanti universitari fortorini. La stessa problematica si presenta anche al ritorno in quanto l’ultimo pullman utile che parte da Benevento è alle 18.00, causando disagi ai vari studenti universitari dell’Università del Sannio che terminano le lezioni proprio alle 18.00.
Quale logica seguono queste modifiche? Forse tale comportamento è dovuto alla superficialità con la quale agisce chi è chiamato a controllare? Sembra, infatti, che l’Ente preposto a programmare e controllare la gestione dei servizi si riduca a certificare e autorizzare servizi che in realtà servono a ben poco, se non a nessuno.
Il problema – prosegue il coordinatore – si potrebbe risolvere anticipando la partenza della corsa da Molinara e posticipando l’orario di partenza da Benevento di 30 minuti, in quanto nulla cambierebbe per l’azienda, se non avere la possibilità di offrire un servizio realmente utile. Si è perfettamente consapevoli che ci sono stati forti tagli al settore dei trasporti e che ciò ha comportato e comporterà sacrifici, ma questi debbono essere equamente distribuiti e non gravare sulle spalle dei soli utenti che pagano regolarmente biglietti e abbonamenti. Sembra che le aziende non cercano di incrementare gli introiti da tariffa grazie ad un crescente utilizzo del Trasporto Pubblico Locale, poiché come risulta dagli orari delle varie corse, non vi è una seria programmazione per incrementare l’utenza.
Se è vero che i tagli fanno scaturire una riorganizzazione dei servizi è pur vero che nel Sannio vi sono ben 16 aziende che effettuano servizi per il TPL. Ognuna delle quali tende, giustamente, a procurarsi profitti e soddisfare i propri interessi che in un certo modo comportano la dispersione di denaro pubblico.
Ci chiediamo quali siano i monitoraggi effettuati, mirati ad offrire servizi che soddisfino al meglio le esigenze dell’utenza, che sicuramente non coincidono con l’arrivo in ritardo di 30 minuti a lavoro, o con l’impossibilità di poter usufruire dei collegamenti per Napoli. Siamo consapevoli – conclude Coppola – che, essendo aziende private, hanno l’esigenza di far quadrare i conti, ma devono rendersi conto che si ritrovano a gestire una bene comune, non una cosa privata e non si può permettere a queste aziende di modificare i programmi di esercizio a proprio piacimento. In questo caso, siamo ben lontani da quello che è il concetto del “servizio pubblico” che, quantomeno, deve garantire i servizi minimi, ovvero essenziali ad una comunità per raggiungere luoghi di lavoro, scuole e distretti sanitari, altrimenti i finanziamenti pubblici a loro erogati, per quanto ridotti, non avrebbero motivo di esistere”.