Valle Caudina
Crisi del polo di Limatola, Parisi scrive alla De Girolamo e Colasanto

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Domenico Parisi, candidato alle elezioni comunali di Limatola, ha scritto una lettera al coordinatore provinciale del Pdl, Nunzia De Girolamo, e al consigliere regionale, Luca Colasanto. Di seguito il testo della missiva.
"Illustri Onorevoli,
durante la campagna elettorale appena trascorsa, che ha interessato il Comune di Limatola, e che mi ha visto nelle vesti di Candidato al Consiglio Comunale, ho riscontrato nei cittadini Limatolesi una grave e sentita preoccupazione dovuta non solo al particolare momento storico che ci troviamo a vivere ma soprattutto alla crisi del Polo industriale, con particolare riferimento alla B.C.S. S.p.A. (Carlo Beretta Sud), che si fonda prevalentemente su manodopera locale.
In realtà, tutto il Polo produttivo limatolese è sottoposto ad una grave pressione sul piano occupazionale ed economico e il rischio concreto è che decine di aziende chiudano i battenti definitivamente. In gioco c’è il futuro di 350 lavoratori limatolesi, per i quali è a rischio oggi, in assenza di una proposta concreta di aiuto e di reindustrializzazione, anche il mantenimento degli ammortizzatori sociali (ad esempio, la cassa integrazione per i 170 lavoratori della B.C.S. S.p.A scade a marzo 2013). Le istituzioni locali non hanno dato nessuna risposta a questo problema, anzi, Limatola non è stata inserita neanche nell’area di crisi di Airola.
Mi preme ricordare che stiamo parlando del più importante polo industriale esistente fino a qualche anno fa nel territorio sannita e credo sia arrivato il momento che le istituzioni comincino a dare risposte concrete. Vi chiedo, illustri Onorevoli, conoscendo la Vostra attenzione per il territorio e per le problematiche della collettività, di attivare ogni utile iniziativa che coinvolga le Istituzioni preposte affinché anche Limatola possa essere inserita nell’area di crisi. Ciò non solo per promuovere la reindustrializzazione del polo industriale e la conseguente rioccupazione
dei tanti lavoratori già in cassa integrazione, ma anche per dare nuova linfa allo sviluppo del territorio. In attesa di un cortese riscontro, Vi porgo i miei più cordiali saluti."