Valle Caudina
Sant’Agata de’ Goti. Atto intimidatorio a Iannotta. Maddaloni (Sel) contro il consigliere Ciervo

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Sulle dichiarazioni rese nel Consiglio Comunale del 16 maggio 2012 dal consigliere Alfonso Ciervo, interviene il Segretario del circolo cittadino santagatese di SEL Giuseppe Maddaloni diramando la seguente nota:
“Le dichiarazioni pronunziate in Aula dal Consigliere Alfonso Ciervo nel corso del Consiglio Comunale straordinario ed urgente del 16 maggio scorso indetto al fine di stigmatizzare e condannare il vile ed ignobile gesto che ha colpito il Presidente del Consiglio Giancarlo Iannotta, ci lasciano a dir poco sconcertati.
Il vile gesto che ha colpito il Presidente del Consiglio è stato un atto di violenza perpetrato nei confronti delle Istituzioni del nostro Paese e, quindi, del Paese stesso che doveva e deve condannarsi senza se e senza ma. Davanti ad episodi di tale inaudita gravità, la Politica deve far quadrato intorno alle Istituzioni Democratiche e le forze di Maggioranza e di Opposizione devono, senza distinguo alcuno, mostrare la loro compattezza nel condannare il gesto ed isolarne gli artefici.
Stupisce non poco che un uomo delle Istituzioni dell’esperienza di Ciervo, dopo avere sottoscritto il documento dei Capigruppo, renda una dichiarazione del tenore di quella pronunciata in Consiglio Comunale permettendosi la scellerataggine di distribuire responsabilità, di fornire attenuanti o implicite giustificazioni ad un gesto inqualificabile e criminale, continuando a soffiare sul fuoco dell’irresponsabilità.
Pur nel rispetto dell’esercizio sacrosanto e costituzionalmente garantito del diritto di critica e di opposizione, SEL S. Agata de’ Goti stigmatizza la grave irresponsabilità politica delle dichiarazioni rese da Ciervo che, come correttamente evidenziato in aula dall’Assessore Montella, non hanno operato distinzioni tra vittime e colpevoli di un atto criminale gravissimo quale l’attentato al Presidente del Consiglio Comunale.
Non accettiamo lezioni di morale o di legalità da nessuno, tantomeno dal Consigliere Ciervo. SEL invita Ciervo, a riflettere seriamente – dall’alto dei suoi “capelli bianchi” – sul contenuto di quanto dichiarato in Aula in un momento in cui, proprio quei “capelli bianchi”, avrebbero dovuto suggerirgli l’uso di altri atteggiamenti e di altre parole.
Il Consiglio Comunale straordinario del 16 maggio doveva essere il luogo della contrapposizione netta ed unanime di tutte le forze politiche alle gesti barbare che hanno interessato un rappresentante delle Istituzioni civili e democratiche della nostra Città e non il luogo di una spicciola speculazione politica da campagna elettorale.”