CRONACA
Inquinamento fiumi del Sannio: chiuse le indagini della Procura su 39 comuni

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L’inchiesta "Fluminà" conclusa il 9 maggio dalla Procura di Benevento sull’inquinamento di tre fiumi del Sannio – il Calore, il Sabato e l’Isclero – ha visto in campo tre nuclei di esperti. Ma lo stato di salute dei tre corsi d’acqua è stato descritto in una corposa consulenza tecnica di ufficio.
Per anni, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica, Antonio Clemente, hanno lavorato fianco a fianco gli uomini del Nucleo Investigativo provinciale di Polizia ambientale del Corpo forestale dello Stato e gli uomini dell’Arpac, l’agenzia regionale di protezione ambientale della Campania. Ma alcune verifiche sono state eseguite anche dall’Istituto Superiore di Sanità che ha eseguito un ciclo di campionamenti eco-biologici nei fiumi alla ricerca di tracce di salmonella. Gli esperti hanno eseguito una mappatura dei fiumi. Oltre ai sopralluoghi, gli investigatori in questi anni hanno acquisito diversi documenti ed eseguite delle riprese fotografiche.
I comuni oggetto di indagine della Procura, oltre al capoluogo sannita sono: Airola, Apice, Buonalbergo, Campolattaro, Casalduni, Castelfranco in Miscano, Morcone, Castelpagano, Castelpoto, Castelvenere, Cautano, Circello, Durazzano, Foglianise, Fragneto L’Abate, Ginestra degli Schiavoni, Moiano, Morcone, Pago Veiano, Pannarano, Paolisi, Paupisi, Ponte, San Giorgio del Sannio, San Lupo, San Martino Sannita, San Nicola Manfredi, Sant’Angelo a Cupolo, Sassinoro, Solopaca, Torrecuso Vitulano.
"Nel Puc che abbiamo approvato – commenta il sindaco di Benevento, Fausto Pepe – è stata individuata l’area dove sorgerà il depuratore, di cui si parla dal 1978. Credo – aggiunge Pepe – che soprattutto per i piccoli comuni sia venuto meno il ruolo di coordinamento degli enti sovraordinati a partire dalla Regione. Non si spiegherebbe altrimenti un numero così alto di sindaci oggetto di indagine".