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ECONOMIA

Lavoro: per il 66% dei giovani meridionali arriva solo con raccomandazioni

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Per il 66% dei giovani del Sud Italia il lavoro si può trovare solo grazie a raccomandazioni, per il 90% la crisi accrescerà il lavoro nero. E’ questo il quadro di sfiducia che emerge dai risultati di una indagine su ‘Giovani, lavoro e legalità” realizzata in Campania, Calabria e Sicilia dal Dipartimento Welfare delle Acli nazionali, che sarà presentata oggi nel corso del Congresso regionale delle Acli della Campania, presso il parco delle nuove terme di Telese (Benevento).

 

I giovani del Sud si mostrano pessimisti, ritenendo che la ricerca di lavoro vada a buon fine solo se coadiuvata dal ricorso alle personali amicizie e raccomandazioni, che agiscono indipendentemente da una valutazione sull’adeguatezza delle competenze, del profilo professionale e finanche dell’impegno della persona favorita. Non stupisce, dunque, che siano del pari convinti che i giovani non vengano giudicati per il merito nel mondo del lavoro: lo afferma il 56,5% del campione. Da tutto questo deriva, di conseguenza, il senso di un restringimento dello spazio delle opportunità, che sovente persuade i giovani della necessità di andare all’estero per costruirsi un futuro lavorativo: anche il 79% del campione ritiene necessario trasferirsi.

 

La stragrande maggioranza dei giovani del campione (82,2%) ritiene che il lavoro nero incida in maniera significativa nella propria regione ed il lavoro nero è messo strettamente in relazione agli affari illeciti: è la criminalità organizzata che soprattutto si avvantaggia di questo genere di attività, secondo l’85,5% del campione.

 

Nel complesso, l’attesa tra i giovani è che il fenomeno “lavoro nero” non si riduca, bensì aumenti in anni di crisi economica: secondo l’88,5% del campione questa è la poco rosea aspettativa cui occorre prepararsi. Il lavoro irregolare è addirittura considerato una forma di sciopero fiscale dal 63,8% dei lavoratori: l’esperienza di irregolarità nel lavoro, dunque, predispone i giovani all’illegalità.

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