POLITICA
Lucia Chiusolo (Giovani PSI) : “Deve partire dal basso la battaglia per la difesa della Terra”

Ascolta la lettura dell'articolo
Lucia Chiusolo, coordinatrice nazionale della Commissione Ambiente dei giovani socialisti, intervenendo a latere dell’incontro internazionale sulle problematiche connesse all’ambiente, ha voluto così sintetizzare l’evento svoltosi: “Lo spazio rurale rimane quello più utile, più semplice ed il meno costoso. Questa è uno degli slogan con il quale si concluso a Roma presso la sede della Fao l’ultima fase del “Negoziato sulla terra” tra i Governi e la Società civile per redigere le “Linee guida volontarie sulla gestione responsabile della terra, dei territori di pesca e delle foreste” volute dal Comitato Per La Sicurezza Ambientale (Cfs) della Fao stessa.
E da questo concetto – sottolina Chiusolo – che bisogna ripartire per affrontare la delicata fase economica che sta affrontando l’Italia e per essa maggiormente il Mezzogiorno e le sue aree interne come la provincia di Benevento. Queste linee guida, strumento importante in mano al sistema delle Nazioni Unite che si propongono di fissare elementi necessari ma non obbligatori per l’azione dei Governi, sono stati richiesti con forza dalle molte realtà invitate al negoziato, compresa l’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (Aiab), Crocevia , Fair e Terra Nuova.
Le organizzazioni sociali hanno, fino ad oggi, sviluppato un lungo processo interno di consultazioni in tutti i continenti, sostenute appunto dal Comitato Internazionale per la Sovranità Alimentare (Ipc), cha ha portato all’elaborazione di una versione delle linee guida sulla gestione responsabile della terra, dei territori di pesca e delle foreste.
C’è bisogno – prosegue la coordinatrice- che la “battaglia” per la difesa della terra, della sua economia, della sua tradizione parta dal basso, dalle piccole realtà contadine. Ogni comune, ogni provincia ed ogni regione d’Italia deve sviluppare idonee politiche di salvaguardia dell’ambiente e del territorio per evitare anche che, di fronte ai numerosi cambiamenti climatici, l’ambiente stesso non risponda con disastri naturali figli diretti di scelte sbagliate fatte dagli uomini.
E’ embletico il monito che è scaturito dai lavori del negoziato e che noi tutti dovremmo comprendere e rispettare che dice: “In un periodo di crisi così profonda del modello economico, sociale ed ambientale dominante, lo spazio rurale resta quello più utile, più semplice ed il meno costoso per l’intera società per costruire occasioni di lavoro e creare ricchezza effettiva, fatta di beni e non di carta”. Può sembrare l’uovo di Colombo ma, che piaccia o no, è la pura verità.”.