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8 Marzo: le riflessioni di “Cittadini in Movimento – verso San Giorgio a 5 stelle”

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Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni sulla festa della Donna di Elvira Santaniello, Francesca Maio e Rosanna Carpentieri, componenti e rappresentanti di “Cittadini in MoVimento – verso San Giorgio a 5 stelle”:
“Ieri sera – scrivono- l’amico e sostenitore Pasquale Casciello ci ha raccontato un episodio della recente storia di San Giorgio del Sannio che è bello condividere in questi giorni che ci avvicinano all’ 8 marzo: ci ha raccontato delle “tabacchine”, le operaie dell’Agenzia Tabacchi, e di una in particolare, una donna sangiorgese, che insieme ad altre quattro o cinque, per così dire, “colleghe” di Apice e San Nazzaro, riuscì a portare avanti strenuamente le prime rivendicazioni salariali e normative all’interno del tabacchificio, mettendosi alla testa anche degli operai maschi e contribuendo, a partire dalla nostra cittadina, alla costruzione di una classe operaia organizzata in un settore durissimo, per quanto precario e stagionale, quale quello del tabacco.
Questa donna, queste donne, non miravano certo ad ottenere privilegi personali o posti di particolare potere o ruoli di spicco nel sindacato: queste operaie si trovavano, negli anni tra il 1950 e il 1960, a lavorare in un settore in cui da un lato le operaie conservavano il ruolo e l’identità di manodopera stagionale ma dall’altro si avviavano a diventare classe operaia organizzata, e in questa congiuntura erano donne che si impegnavano a costruire quotidianamente una sorta di welfare aziendale ante litteram, legato in particolare alla presenza di lavoratrici madri.
Questa donna, queste donne, iniziavano nell’Agenzia Tabacchi di San Giorgio, a cavallo tra gli anni ‘50 e ’60, un importante percorso personale, di classe, di consapevolezza sociale e di "genere".
E’ vero, dunque, che San Giorgio del Sannio ha avuto momenti della sua storia in cui non è stata il paese di Coppolonia e le protagoniste di questi momenti, vivaddio, erano donne!.
Queste donne hanno costruito e fanno parte del nostro recente passato e noi le ricordiamo con orgoglio, ma con altrettanto orgoglio rivendichiamo il nostro ruolo attuale di donne sangiorgesi, che, gratuitamente ed esclusivamente per senso civico, sono impegnate nella formazione e nello sviluppo della partecipazione democratica dei cittadini alla gestione della cosa pubblica”.