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Ennesimo incidente mortale sulla Telesina, l’appello della Filt Cgil: “Il raddoppio della SS 372 non è più rinviabile”
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La Filt Cgil Campania e la Filt Cgil Avellino-Benevento esprimono profondo cordoglio per il grave incidente stradale avvenuto questa mattina lungo la SS 372 Telesina, arteria strategica che collega Caianello al casello autostradale di Benevento e quotidianamente percorsa da centinaia di lavoratrici e lavoratori dell’autotrasporto, oltre che da pendolari e cittadini.
Un episodio che, secondo il sindacato, riporta drammaticamente al centro una criticità denunciata da anni: l’attuale configurazione della Telesina, caratterizzata in lunghi tratti da una sola carreggiata, rappresenta un fattore di rischio costante per la sicurezza stradale. Da qui la richiesta netta: il raddoppio della SS 372 non è più rinviabile.
Per la Filt Cgil – si legge nella nota del segretario regionale campano Angelo Lustro e di quello Irpinia/Sannio, Giuseppe Anzalone – si tratta di un’infrastruttura fondamentale non solo per la mobilità delle persone e delle merci, ma anche per la tutela della sicurezza dei lavoratori e per lo sviluppo economico dell’intero territorio. “La sicurezza stradale e la salvaguardia della vita di chi lavora – sottolineano le organizzazioni sindacali – non possono essere subordinate a ritardi burocratici o a scelte politiche attendiste”.
Ogni ulteriore rinvio, avvertono, comporta un aumento del rischio e un costo sociale altissimo, che continua a ricadere su lavoratori, famiglie e comunità locali. Per questo la Filt Cgil rivolge un appello al Governo, alla Regione Campania e a tutti gli enti competenti affinché venga accelerato con urgenza l’iter per la realizzazione del raddoppio della SS 372, garantendo risorse certe, tempi definiti e un cronoprogramma pubblico e trasparente.
“La Filt Cgil continuerà a vigilare e a mobilitarsi – concludono Lustro e Anzalone – affinché la sicurezza delle infrastrutture e la dignità del lavoro diventino finalmente priorità concrete e non restino soltanto dichiarazioni di principio”.



