CRONACA
La città si stringe attorno alla storica bancarella beneventana: dopo l’incendio del furgone parte la gara di solidarietà
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A pochi giorni dal Natale, un grave incendio ha colpito al cuore una delle tradizioni più riconoscibili di Benevento. Nella serata di ieri, in piazza IV Novembre, il furgone di una famiglia di commercianti ambulanti – storici presidianti dell’area antistante la Villa Comunale, davanti al Monumento ai Caduti – è stato completamente avvolto dalle fiamme. In pochi minuti si è consumato un danno che va ben oltre il valore materiale.
Il mezzo, indispensabile per montare la bancarella, trasportare la merce e organizzare il lavoro quotidiano, è andato distrutto insieme a tutta l’attrezzatura e ai prodotti che sarebbero stati venduti nelle settimane più importanti dell’anno: Natale e l’Epifania. Un colpo durissimo per una piccola realtà familiare che da generazioni anima l’arteria centrale della città, rappresentando uno dei punti fissi del commercio ambulante locale.
Secondo le prime stime, i danni ammontano a circa 7mila euro: un furgone da sostituire, merce completamente bruciata, materiali inutilizzabili, e – soprattutto – la perdita immediata di giornate di lavoro fondamentali per il bilancio annuale.
La bancarella non è solo un’attività commerciale. È parte della memoria collettiva beneventana: un punto di riferimento per generazioni di cittadini che lì hanno comprato dolciumi, calze della Befana, giochi, palloncini, piccoli oggetti simbolo delle feste.
Per questo, la notizia dell’incendio ha avuto un effetto immediato sulla città: dolore, incredulità, appelli social e una grande voglia di reagire.
A poche ore dall’accaduto, infatti, si è messa in moto la macchina della solidarietà. È stata lanciata una raccolta fondi su GoFundMe, con l’obiettivo di permettere alla famiglia di rialzarsi rapidamente e salvare l’attività.
L’iniziativa punta ad acquistare un nuovo furgone, ricomprare la merce perduta, ripristinare le attrezzature e coprire le spese urgenti per tornare operativi in tempo per le festività.
Una sfida complessa ma non impossibile, soprattutto in una città che ha sempre dimostrato di saper reagire unita di fronte alle difficoltà.
Dai promotori della raccolta arriva un messaggio semplice ma potente: «Dietro ogni bancarella c’è una famiglia, ci sono sacrifici, c’è dignità. Oggi questa attività rischia di non rialzarsi senza il nostro aiuto. Ogni contributo – grande o piccolo – può fare la differenza».
Il senso dell’appello è chiaro: la solidarietà non è solo economica. Anche una condivisione, una parola, un gesto possono aiutare a ricostruire ciò che il fuoco ha distrutto, restituendo speranza in un momento che avrebbe dovuto essere di festa. Mentre le indagini fanno il loro corso per chiarire la dinamica dell’incendio, Benevento ha già dato una risposta: quella di una comunità che non si arrende, che non lascia sole le proprie famiglie, che difende le sue tradizioni con il calore umano che l’ha sempre contraddistinta. La storia della bancarella colpita dalle fiamme può diventare una storia di rinascita. E, come spesso accade nei momenti più difficili, è la città intera ad avere il potere di riscriverla.
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