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Casartigiani Sannio: “Artigiancassa torna agli artigiani. Un passo avanti per il credito, per le imprese e per il Paese”
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La Banca d’Italia ha dato il via libera all’operazione che segna una svolta storica per il mondo dell’artigianato italiano: il ritorno di Artigiancassa sotto una forte regia pubblica e nuovamente nelle mani delle rappresentanze artigiane. A comunicarlo con grande soddisfazione è Casartigiani Sannio, attraverso il presidente Antonio Rossi, che parla di “un risultato tutt’altro che scontato”.
Il Direttorio di Via Nazionale ha infatti autorizzato l’acquisizione del veicolo “Backer Generoso Andria” da parte di MCC – Mediocredito Centrale, banca controllata dal Ministero dell’Economia tramite Invitalia. La nuova governance vedrà MCC detenere l’80% del veicolo societario e Agart, la holding delle Confederazioni artigiane (tra cui Casartigiani, Confartigianato, CNA e Fedart Fidi), possederne il restante 20%.
Secondo Rossi, questa operazione “garantirà solidità, trasparenza e un controllo finalmente vicino alle esigenze reali delle PMI e degli artigiani”, grazie anche a obblighi di audit periodici e verifiche dedicate alla qualità dell’erogazione del credito. Artigiancassa potrà così tornare “a essere pienamente ciò che è sempre stata: la casa finanziaria degli artigiani italiani”.
«Risposta concreta a una domanda di credito ignorata per anni»
Per Casartigiani Sannio, il rilancio di Artigiancassa rappresenta un segnale decisivo per un settore spesso trascurato dal sistema bancario. La platea di riferimento comprende 1,27 milioni di imprese artigiane, pari al 21,3% delle aziende italiane, che occupano complessivamente 2,64 milioni di addetti. “Un mondo che rappresenta la colonna portante della nostra economia”, sottolinea la nota.
Il presidente Rossi entra nel merito dei numeri più preoccupanti:
«Nel 2025 il credito per le imprese artigiane è calato del 5% a livello nazionale e ha sfiorato il 7,2% nel Mezzogiorno. Tornare a un istituto pubblico dedicato significa restituire fiducia, competenze e strumenti a un comparto che genera 110 miliardi di fatturato e resta uno dei pilastri del Made in Italy».
Rossi ricorda anche il peso dell’export delle PMI, stimato in 64 miliardi, e sottolinea che quest’anno «nei 26 mercati internazionali più dinamici le vendite aumenteranno di 19,7 miliardi». Un motivo in più, aggiunge, “per sostenere l’imprenditoria giovanile e trattenere talenti”.
Crescita dimensionale e riforme attese: “Ora superiamo rigidità che ci penalizzano”
Casartigiani Sannio ritiene che il nuovo assetto di Artigiancassa possa aprire finalmente la stagione delle riforme attese da anni. La priorità, per Rossi, è favorire la crescita dimensionale delle imprese: «Oggi le aziende artigiane italiane hanno in media 12-13 dipendenti, mentre in Francia e Germania arrivano a 80-100. Noi auspichiamo di portare il limite dimensionale a 49 dipendenti, conservando però il vincolo più importante: l’imprenditore artigiano deve restare coinvolto in prima persona in una produzione mai in serie».
Un altro tema cruciale riguarda la definizione stessa di impresa artigiana: «Oggi solo le aziende unipersonali sono riconosciute come artigiane. Noi chiediamo che il perimetro venga esteso anche alle Srl, per dare respiro a realtà che operano con spirito artigiano ma non rientrano nei parametri attuali».
“Vigileremo sul percorso: questa è un’opportunità per migliaia di imprese”
Casartigiani Sannio ribadisce che seguirà con attenzione ogni passaggio di questa nuova fase. “Continueremo a vigilare e a collaborare al fianco delle imprese affinché il rilancio di Artigiancassa diventi un’opportunità concreta per migliaia di realtà del territorio”, afferma Rossi.
La conclusione della nota è una dichiarazione d’intenti: “Un passo avanti per l’artigianato. Un passo avanti per il Paese.”


