POLITICA
Regionali, vincitori e vinti: festeggiano Forza Italia con Rubano ed Errico, masticano amaro Pd e FdI
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Celebrato su queste pagine l’indiscusso vincitore nel Sannio di questa tornata elettorale, Clemente Mastella, e la sua lista che si aggiudica due consiglieri regionali, di cui uno sarà di estrazione provinciale e soprattutto familiare, Pellegrino Mastella, vanno anche sottolineati gli sconfitti non annunciati di questa elezione regionale. Ma prima ancora è doveroso sottolineare l’altro indiscutibile vincitore della contesa, ed è certamente il deputato Francesco Rubano e la sua Forza Italia che, al fotofinish, porta in Consiglio regionale Fernando Errico: per lui si tratta di un ritorno dopo l’elezione del 2005.
Il sindaco di Puglianello e i suoi candidati forzisti hanno fatto una campagna elettorale di grande umiltà ma di intelligenza e strategia politica che alla fine li ha premiati con un dato percentuale di gran lunga superiore a quello finale del partito nell’intera regione e come il migliore delle cinque circoscrizioni. Pancia a terra e pedalare sul territorio senza sosta, senza incontri pubblici roboanti o nomi di grido della nomenclatura di Forza Italia. C’era stata la festa di partito a fine settembre a riempire la pancia dei fedelissimi, non serviva altro. Serviva, ed è servito, invece, incontrare gli elettori porta a porta, in un’infinita serie di ritrovi che ha messo il partito e i candidati all’ascolto del territorio.
È tornata utile a Rubano quella fitta rete di rapporti intessuti negli ultimi tre anni con gli amministratori del territorio e quella ramificazione del partito in tutti gli angoli del Sannio. Dopo il successo alle Politiche del 2022 e la conferma alle Europee del 2024, Forza Italia si attesta come primo partito del centrodestra, secondo partito in provincia, raccogliendo 16.831 preferenze (16,8%), di cui 10.704 a Fernando Errico, secondo anch’egli nella graduatoria dei candidati. Un risultato di assoluta rilevanza, non certamente inaspettato ma sicuramente non atteso in questa rilevanza, per l’ex sindaco di San Nicola Manfredi e per il partito che lo ha riportato a Palazzo Santa Lucia.
Dopo i doverosi complimenti ai vincitori, è giusto anche sottolineare quelli che sono gli sconfitti dell’ultimo weekend elettorale, che sicuramente portano due nomi di partito: Partito Democratico e Fratelli d’Italia. Le urne li hanno relegati a ruoli marginali in seno all’assemblea regionale. I Democratici perdono la presenza in Consiglio dopo ben 15 anni di presenza ininterrotta di un rappresentante territoriale.
La perdita di consenso rispetto alle Regionali del 2020, alle Politiche del 2022 e alle Europee del 2024, sia in termini di preferenze che in termini di percentuale, è di una certa rilevanza. È pur vero che nel Sannio c’è stata l’erosione di voti provocata dalla lista A Testa Alta (4.279 voti di lista per il 4,27%) che esprimeva il consigliere democratico uscente (Mino Mortaruolo 2762 preferenze per lui), ma il dato matematico resta. Occorrerà un’analisi approfondita che, soprattutto, faccia recuperare coesione d’intenti al Pd locale, casomai ripartendo da una new generation di piddini da coagularsi dietro l’ottimo risultato della candidata Rosa Razzano, che ha raggiunto un risultato inaspettato con le sue 3.829 preferenze personali.
Altro sconfitto della tornata, seppur di un soffio – per soli 33 voti in meno rispetto a Forza Italia – è certamente Fratelli d’Italia, che giunge terzo anche nelle preferenze personali con il candidato Mario Ferraro a quota 8.162. Ma non basta l’esiguo margine, decisivo in negativo, a poter giustificare appieno un risultato opaco nel Sannio per il primo partito a livello nazionale, che esprime la leader di Governo.
Il nome di Giorgia Meloni sul simbolo lasciava presagire un risultato migliore che poi non c’è stato e, in questo caso, non può bastare come scusante l’erosione di voti dovuta alla presenza in coalizione della lista personale di Cirielli che, come si suol dire, ‘a mani nude’ ha raggranellato un risultato soddisfacente, quasi il 4%, grazie a una buona performance del candidato Nicola Boccalone, con oltre 2.000 preferenze personali.
Anche in casa Fratelli d’Italia andrà fatta una attenta analisi del voto per determinarne una rinnovata incisività sul territorio, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.




