POLITICA
Pdl, congresso provinciale a Benevento nel primo week-end di marzo

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Con involontaria ironia una nota ieri ha informato della riunione della struttura di coordinamento del Pdl presieduta dal recentemente nominato commissario straordinario del partito in Regione, Francesco Nitto Palma, che è subentrato a Nicola Cosentino. Il cui nome, giusto una curiosità, ancora campeggia nel ruolo e nel compito (appunto quello di coordinatore regionale) sul sito ufficiale del Partito…
Involontaria ironia, si diceva, perché l’appuntamento sopra ricordato, cui ha preso parte anche il presidente della regione Campania Stefano Caldoro, fra un videomessaggio e l’altro di rassicurazione – dal tepore delle sue mura – ai sommersi dalla neve in Irpinia e Sannio, è stato reso vivo da un dibattito “caratterizzato da un clima di iena coesione e sintonia”. Proprio in questi giorni in cui, in provincia di Benevento, questo dibattito sta mettendo di fronte le anime del partito berlusconiano scoprendone gli umori.
Basta guardare alla recente polemica scoppiata fra Colasanto e Izzo, l’uno consigliere regionale e l’altro senatore della Repubblica nonché capogruppo dell’opposizione alla Rocca dei Rettori. Il tentativo dell’uno di dimostrare l’inadeguatezza dell’azione di contrasto all’esecutivo di Cimitile si è infranto sulla puntigliosa replica dell’altro che non ha mancato di tirare qualche stoccata evidente ancorché criptica alla capacità camaleontica dell’editore-direttore ed al suo efficace (con valore strumentale) senso del posizionamento. E questo è stato solo l’ultimo anello, perché proprio sul tema della Provincia si è dibattuto ancora qualche giorno prima, con un Pdl a martellare in particolar modo il vicepresidente Barbieri, attaccato nella gestione dell’emergenze neve, ed un Pdl a frenare senza deragliare dal suo ruolo di opposizione invitando dapprima ad una corretta valutazione dell’emergenza. Il Pdl di Nunzia De Girolamo ed il Pdl che vuole disegnare Mino Izzo.
Forse è un segno di vitalità interna, come si diceva una volta. Forse è il segno che si avvicina la resa dei conti, intesi come numeri. E quindi si avvicina il momento in cui concretizzare “democraticamente” l’egemonia sul partito anche nel Sannio, per un problema strutturale del partito stesso. Perché di democrazia interna nel Pdl non si può in verità discutere essendo il partito di un uomo solo, inventato su due piedi ed un predellino da un uomo solo, legato a filo doppio alla politica (qualunque esse fosse) di un uomo solo.
I conti, allora, si terranno nel primo week-end di marzo: non siamo lontani, insomma, da quelle date indicate nel coordinamento di ieri, 3 e 4 marzo, che segnano l’avvio (il debutto: assoluta novità) della fase congressuale dei berlusconiani, con i congressi provinciali di Avellino, Benevento Caserta e Salerno cui seguirà l’asise partenopea la settimana successiva, 10 e 11 marzo.