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La CIA ai candidati: “Le aree interne non chiedono promesse, chiedono futuro”
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Le aree interne e montane della Campania rappresentano un patrimonio straordinario di risorse naturali, culturali e umane. Eppure, continuano a vivere in una condizione di marginalità, con infrastrutture carenti, servizi ridotti e un progressivo spopolamento che mette a rischio la loro sopravvivenza.
La CIA Agricoltori Italiani Campania lancia un appello forte e costruttivo e invita i candidati alla Presidenza della Regione Campania ad adottare una serie di proposte semplici, realizzabili e concrete per sostenere e rilanciare le aree interne, considerate strategiche per il futuro dell’intera regione. “Non chiediamo l’impossibile, ma interventi concreti e di buon senso,” dichiara Carmine Fusco, commissario regionale della CIA Campania.
“Le aree interne non vogliono assistenza, ma opportunità. Chiedono strade percorribili, scuole aperte, sanità di prossimità e lavoro. Senza di loro, la Campania non ha futuro: sono il cuore agricolo, culturale e umano della nostra terra. Per questo invitiamo tutti i candidati alla Presidenza della Regione ad assumere impegni chiari su questi temi, perché il futuro della Campania passa da qui.”
Per la CIA Campania, le aree interne non sono un problema, ma una grande opportunità di sviluppo sostenibile e coesione sociale. In questi territori può nascere un modello innovativo di crescita, fondato sulla “slow life”, sulla valorizzazione delle risorse locali, sul rispetto del paesaggio e sulla qualità della vita.
In questa direzione, la CIA Campania propone un piano di azioni racchiuso nel programma “Valore Aree Interne”, articolato su cinque linee principali: migliorare la viabilità rurale, collegando in modo efficiente i centri minori ai poli produttivi e ai servizi; garantire presidi sanitari di prossimità, per assicurare a tutti il diritto alla salute; rafforzare il sistema educativo, con scuole accessibili e percorsi formativi legati alle vocazioni territoriali; sostenere i giovani agricoltori e le microimprese agroalimentari, valorizzando la multifunzionalità agricola e la filiera corta; investire nelle infrastrutture digitali e sociali, per rendere i piccoli comuni moderni, connessi e attrattivi.
Tra le proposte, anche un’iniziativa per le mense scolastiche regionali. La CIA Campania chiede, infatti, di utilizzare prodotti tipici locali, garantiti e tracciabili, promuovendo una filiera corta campana. Eventuali costi aggiuntivi dovranno essere sostenuti dalla Regione, perché la qualità del cibo è qualità della vita e rappresenta un investimento nella salute dei bambini.
“Mangiare bene deve essere un diritto, non un privilegio,” conclude Fusco. “Ogni bambino campano deve poter crescere con prodotti sani, locali e di stagione. Le nostre aree interne hanno tutto ciò che serve per garantire questo e molto di più. Invitiamo i candidati alla Presidenza della Regione ad ascoltare questi territori, a dare risposte vere e a costruire insieme una Campania più equilibrata, giusta e sostenibile.”



