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Lettera di una giovane professionista al sindaco Mastella: “Restare al Sud è un atto di coraggio”

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Non è una lettera politica, non è una critica fine a sé stessa. È un grido composto, dignitoso e lucido. È la voce di una generazione che non urla, ma che aspetta risposte. Federica Ciampi, giovane professionista sannita con una brillante carriera da ricercatrice alle spalle, ha scelto la via più diretta per farsi ascoltare: scrivere una lettera aperta al sindaco di Benevento, Clemente Mastella.
Un appello che parla di futuro, di sacrifici e, soprattutto, di scelte. Perché oggi — come scrive lei stessa — “il vero coraggioso è chi decide di restare”. E Federica è rimasta. Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, master in Ricerca Clinica, specializzazione in Farmacologia Clinica: un curriculum che altrove le garantirebbe una vita diversa, forse più semplice, sicuramente più sostenibile.
Ma il legame con la propria terra, con la famiglia e con un’idea di appartenenza che non vuole arrendersi allo spopolamento del Sud, l’ha portata a fare ogni giorno la spola tra Benevento e Napoli. “Mi sveglio alle cinque del mattino per percorrere 100 chilometri in più di due ore, tra traffico e intemperie, per raggiungere l’Istituto Pascale, dove lavoro come ricercatrice”, scrive.
Un sacrificio che pesa, non solo sulle energie personali ma anche su un sistema che sembra incapace di offrire un’alternativa. “In un Paese civile, nel 2025, non avere un servizio ferroviario efficiente che colleghi due città così vicine è una vergogna gravissima”, denuncia, chiamando in causa direttamente l’amministrazione comunale e il sindaco. A pesare non è solo la distanza chilometrica, ma quella, ben più grave, tra le promesse istituzionali e la realtà dei cittadini.
E così, la lettera si fa richiesta: “La prego, signor Sindaco, di impegnarsi attivamente nel monitoraggio dei lavori dell’Alta Velocità”. Un’infrastruttura fondamentale per il futuro di Benevento, che continua a subire rallentamenti e posticipazioni, con ripercussioni concrete sulla vita quotidiana di centinaia di pendolari.
Ma quella di Federica non è solo una denuncia. È un atto d’amore verso Benevento. Un invito accorato a non lasciare soli i giovani che decidono di investire qui il loro futuro. “Il vero sviluppo non si misura in quanti sopportano una condizione spiacevole, ma in quanti possono finalmente non doverlo più fare.”
Parole che pesano come pietre, perché raccontano la condizione di tanti giovani meridionali, altamente formati, spesso costretti a emigrare per avere ciò che il proprio territorio non è in grado di garantire: prospettive. Federica ha scelto di non farlo, ma ora chiede che quella scelta venga rispettata e supportata.
Non è facile restare. È una forma di resistenza silenziosa. E come ogni atto di resistenza, chiede alle istituzioni una risposta concreta. Il coraggio dei giovani non può essere dato per scontato. Va riconosciuto, sostenuto, premiato.
Federica conclude la sua lettera con una preghiera civile: “Ci renda migliore il coraggio di vivere al Sud. Ci ripaghi con il suo impegno del coraggio di restare a Benevento. Ci aiuti a far rinascere la nostra piccola realtà.”
Un invito che il sindaco Mastella e l’intera classe dirigente locale devono raccogliere. Perché il vero cambiamento nasce proprio da chi sceglie di non andarsene. E chiede solo di poter vivere, dignitosamente, nella propria terra.