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CRONACA

Truffa del finto carabiniere: arrestato nel Sannio il promotore della banda

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È stato arrestato anche in provincia di Benevento uno dei tre responsabili della truffa ai danni di un’anziana di Gaeta, raggirata con la tecnica del “finto carabiniere” e derubata di gioielli e denaro per un valore considerevole. L’uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari, è ritenuto il promotore e organizzatore del raggiro.

L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato su disposizione del Tribunale di Cassino, con l’esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di tre soggetti residenti nelle province di Benevento, Napoli e Caserta. L’arresto nel Sannio è avvenuto grazie all’attività congiunta del Commissariato di Gaeta e delle forze dell’ordine locali.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la truffa è scattata dopo diverse telefonate in cui gli autori si spacciavano per carabinieri, allarmando la vittima con una finta operazione di polizia: quattro presunti algerini fermati in auto, due dei quali in fuga, e il ritrovamento – falso – di un’agenda contenente l’indirizzo della donna. A quel punto, per “tutelare” i propri beni, la vittima è stata indotta a consegnare i gioielli a un complice, presentatosi sotto casa in divisa. Il giorno seguente, ulteriori pressioni telefoniche l’hanno convinta a effettuare due bonifici bancari in favore degli indagati.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cassino, hanno previsto perquisizioni, accertamenti bancari e verifiche tecniche sui dispositivi utilizzati dai truffatori. I riscontri hanno confermato la presenza di comunicazioni tra i tre complici, tra cui proprio il 33enne residente nel Sannio, già sottoposto a misura cautelare, individuato come mente dell’operazione.

Il gip del Tribunale di Cassino ha disposto la custodia cautelare in carcere per due degli indagati, tra cui quello arrestato a Benevento (poi trasferito nel carcere locale), e gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per il terzo soggetto.

Un caso che riporta l’attenzione sulla pericolosità delle truffe agli anziani e sulla necessità di massima vigilanza, soprattutto in presenza di richieste sospette provenienti da sedicenti forze dell’ordine.

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