CULTURA
Danza, musica, eventi e visite guidate al Teatro Romano: nel week end c’è ‘Eternità’

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Il 27 e 28 settembre in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2025 nell’Area Archeologica del Teatro Romano di Benevento si terrà la VI edizione della manifestazione “ETERNITÀ”, progetto a cura di Carmen Castiello, testi Linda Ocone. Il tema di quest’anno è dedicato alla “Coreografia dell’assenza. Dal Tramonto all’Alba: un viaggio danzato tra parole, corpi e silenzi”.
L’appuntamento si inserisce nelle iniziative volte a far conoscere i tesori archeologici di Benevento. Nella straordinaria apertura serale il sito offre la possibilità ai visitatori di poter scoprire l’antico teatro anche attraverso performance dedicate alle ore più affascinanti del giorno. Dalla sera fino al mattino, infatti, sarà possibile vivere una full immersion nel mondo della storia e della cultura a tutto tondo. Danza, musica, teatro, visite guidate lungo i percorsi dell’affascinante monumento architettonico offriranno al visitatore uno spettacolo poetico e indimenticabile.
Il programma prevede alle 19 in scena il “TRAMONTO”. Il momento in cui la luce si ritira e il mondo sembra sospeso. In questo spazio liminale si colloca Michela Murgia, figura luminosa della cultura italiana, che nel suo pensiero ha saputo attraversare il confine tra vita e morte, tra femminile e politico, tra intimo e universale. Il tramonto rappresenta la consapevolezza della fine, ma anche la forza del pensiero che resta. La danza qui è riflessiva, evocativa, come un corpo che si congeda ma non scompare.
Il concerto narrativo è in coproduzione delle compagnie sarde “Tra Parola e Musica – Casa di Suoni” e “Racconti e Il Crogiuolo”, con la direzione artistica di Andrea Congia.
Alle 20 segue la “NOTTE”. Luogo del silenzio e dell’ombra, ma anche spazio delle donne, custodi di memorie, sognatrici, resistenti. La notte è femminile perché accoglie, protegge, cela e rivela. In questa parte, la danza si fa più intensa, frammentata o viscerale, come i corpi delle donne che portano dentro storie, battaglie, cure e misteri. Le donne diventano protagoniste dell’oscurità, non più temuta ma abitata, trasformata in spazio creativo. Con la partecipazione dell’Orchestra del Liceo Musicale Guacci diretta da Debora Capitanio e con le attrici: Miriana Viele e Mariarosaria Preziosi, canta Carlotta Pinto. Le coreografie sono a cura del Centro Studi Danza Castiello.
Il 28 settembre alle 6.15 giunge l’”ALBA” annunciata dalle prime note ipnotiche del Bolero di Ravel. La musica cresce come la luce che rompe il buio, in un crescendo inarrestabile che restituisce la potenza della vita che insiste. L’alba non è solo un nuovo giorno, ma una rinascita, una presa di posizione: la bellezza, la danza, la voce che ricominciano. Qui i corpi si liberano, si uniscono, celebrano. È la vita che torna a battere, ostinata, collettiva, incessante. Musica di Maurice Ravel, coreografia a cura di Odette Marucci.
Per l’occasione l’ingresso all’apertura serale del 27 settembre è al costo simbolico di €. 1.