POLITICA
Ambulanza senza medico nel Fortore, il M5S chiede cambio di passo: “Nuova manager deve intervenire immediamente”

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“Segnalazioni di cittadini e attivisti del nascente Gruppo Territoriale Fortore denunciano gravi criticità nella gestione del servizio di emergenza sanitaria 118, che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini e la dignità degli operatori”. A dirlo è il coordinamento provinciale del M5S di Benevento.
“Nei giorni scorsi, il presidio Psaut di San Bartolomeo in Galdo si è trovato nuovamente senza medico a bordo dell’ambulanza, esponendo la comunità a un grave pericolo e privando l’area di un presidio essenziale per le emergenze. Questa scelta della Centrale Operativa mina la fiducia della popolazione in un servizio che dovrebbe fondarsi su efficienza, trasparenza e tutela della salute pubblica.
Le segnalazioni – dicono i pentastellati – descrivono un sistema di emergenza territoriale fragile e mal organizzato: riduzione della presenza di medici, decisioni adottate senza confronto con le comunità locali e peggioramento dell’assistenza nelle aree interne, già penalizzate da carenze strutturali e difficoltà logistiche.
In passato – sottolineano – il sistema 118 ha sofferto della presenza di mezzi di soccorso obsoleti, problema risolto grazie a un totale rinnovo del parco ambulanze, ottenuto anche in seguito a un’interrogazione parlamentare del MoVimento 5 Stelle, che denunciava la gravità della situazione e possibili danni erariali. Un risultato positivo che però non cancella le responsabilità pregresse, né risolve l’attuale crisi organizzativa.
A peggiorare la situazione, secondo quanto riportato dalla stampa locale, nei giorni scorsi una dipendente dell’ANPAS – affidataria del trasporto infermi 118 della ASL di Benevento – si è vista negare l’autorizzazione a recarsi a donare sangue.
Il divieto sarebbe stato motivato da una disposizione del Direttore della Centrale Operativa 118. Solo dopo la minaccia di azioni legali, l’ANPAS ha fatto marcia indietro, prendendo le distanze dalle pressioni che avrebbe ricevuto dalla Centrale Operativa. La vicenda assume contorni surreali: da un lato l’ASL si dissocia definendo la notizia “priva di fondamento”, dall’altro l’ANPAS richiama la Centrale Operativa. Uno scaricabarile che non chiarisce nulla e lascia i cittadini sconcertati. Negare a un lavoratore la possibilità di donare sangue significa violare un diritto garantito dalla legge e tradire i principi fondamentali di solidarietà.
La salute dei cittadini non può essere sacrificata per decisioni sbagliate o giochi di potere. La nuova manager dell’ASL deve intervenire immediatamente per ristabilire legalità, sicurezza e competenza nella gestione del 118″.
Il MoVimento 5 Stelle ribadisce con forza che il sistema di emergenza territoriale non può essere risanato da chi ne ha determinato le criticità attuali e sollecita un cambio di passo coraggioso, trasparente e orientato esclusivamente alla tutela della salute e della sicurezza dei cittadini.