CULTURA
Capitale Italiana della Cultura 2028: la sindaca di Fiesole lancia la proposta di un incontro tra i comuni candidati

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Un incontro il 6 settembre a Fiesole tra i sindaci delle città candidate al titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2028 e l’avvio di un dialogo tra i comuni interessati. La proposta parte da Cristina Scaletti sindaca del Comune di Fiesole (Fi), uno dei 25 comuni che hanno risposto all’avviso pubblicato dal Ministero della Cultura e hanno iniziato il percorso verso la selezione della città vincitrice, la cui proclamazione è prevista entro il mese di marzo 2026.
Con una lettera d’invito indirizzata ai colleghi sindaci (di cui sei in Campania; Bacoli, Benevento, Mirabella Eclano, Sala Consilina, Sessa Aurunca, e l’Unione dei Comuni Città Caudina), Cristina Scaletti scrive: “Credo sia opinione condivisa da parte di tutti noi Sindaci che la vera forza della cultura risieda nella sua capacità di generare dialogo. Ecco perché ‘Dialogo’ sarà la parola chiave del nostro dossier: solo attraverso lo scambio aperto e costruttivo le idee prendono forma, i progetti si arricchiscono e le visioni si connettono, creando un tessuto culturale autentico. Poiché ogni Comune candidato possiede un patrimonio inestimabile di esperienze e ispirazioni – prosegue la sindaca di Fiesole – crediamo fermamente che la loro messa in comune, attraverso il dialogo reciproco, possa elevare l’intero panorama culturale italiano”.
La proposta dell’incontro mira a creare un’occasione di collaborazione e apprendimento reciproco, con l’obiettivo di co-progettare un futuro in cui la cultura sia realmente accessibile e partecipata da tutti. Inoltre, Cristina Scaletti, auspica una collaborazione duratura che vada oltre la nomina della Capitale, indipendentemente da quale città otterrà il titolo. A tal fine propone un appuntamento periodico già a partire dal 2026, un format di festival collettivo e itinerante, con tappe in ciascuna delle città candidate, da ora fino al 2028. Infine, qualora Fiesole venisse nominata Capitale Italiana della Cultura, si impegna a dedicare due appuntamenti mensili a ciascuno degli altri Comuni candidati, per sviluppare insieme dialoghi tematici condivisi e progettati ad hoc.