SANNIO
Il Distretto Alto Sannio si racconta: strategie e progetti per il commercio, l’artigianato e il turismo locale

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Il Distretto Diffuso del Commercio Alto Sannio, realtà intercomunale che abbraccia ben 26 comuni del territorio sannita e rappresenta il più esteso tra i distretti riconosciuti dalla Regione Campania, ha tenuto ieri una seduta del proprio Consiglio Direttivo presso la sede operativa di Molinara. L’incontro, presieduto dal Presidente Giuseppe Addabbo, ha visto la partecipazione attiva dei consiglieri Elisabetta Pepe (Comune di Apice), Luigino Ciarlo (Comune di Morcone), Cosimo Callisto (Unimpresa), Giovanna De Vita (Confesercenti), in rappresentanza delle istituzioni e delle associazioni di categoria che compongono il Distretto.
Durante la seduta, sono stati affrontati numerosi punti all’ordine del giorno, tutti di rilevante importanza per la pianificazione strategica e operativa del Distretto, che si conferma sempre più come strumento aggregativo e propulsore di sviluppo economico locale.
Il Presidente Addabbo ha aperto la seduta con un richiamo alla responsabilità collettiva dei soci, sottolineando l’importanza del versamento delle quote associative come fondamento per la sostenibilità del Distretto: “Il Distretto è una casa comune: per funzionare, ha bisogno che ciascun socio faccia la propria parte. – ha dichiarato Addabbo – Le quote non sono un semplice contributo economico, ma un segnale di appartenenza e di impegno verso un progetto condiviso. Senza una base solida, non possiamo costruire nulla di duraturo. Del resto si tratta di una mera cifra simbolica, che dimostra più l’appartenenza e la condivisione che un vero significativo esborso di denaro”.
È stato deliberato l’invio di comunicazioni ufficiali ai soci inadempienti, con l’obiettivo di regolarizzare le posizioni e garantire la piena operatività del piano annuale.
Il coordinatore Ignazio Catauro ha illustrato le linee guida della programmazione annuale, evidenziando la necessità di pianificare con visione e concretezza: “Il nostro territorio ha bisogno di azioni coordinate e continuative. – Ha sottolineato Catauro – La programmazione annuale non è solo un elenco di attività, ma una strategia per dare ritmo e coerenza al lavoro del Distretto. Invito il Consiglio a costruire un calendario che parli ai cittadini, alle imprese e alle istituzioni, valorizzando ogni risorsa disponibile.”
Tra le iniziative previste: eventi fieristici, campagne di comunicazione, percorsi formativi e progetti di innovazione commerciale. La consigliera Pepe ha presentato il progetto “Cash Back Alto Sannio”, un’iniziativa pensata per incentivare gli acquisti presso le attività aderenti al Distretto: “Il commercio locale è il cuore pulsante delle nostre comunità. – Ha evidenziato la consigliere Pepe – Con il progetto Cash Back vogliamo premiare chi sceglie di comprare sotto casa, restituendo valore al territorio. È un modo per creare un circuito virtuoso tra consumatori e imprese, rafforzando il legame di fiducia e sostenendo l’economia di prossimità.”
Il progetto prevede un sistema di rimborso parziale per i clienti, con tracciabilità degli acquisti e promozione delle attività aderenti. Il consigliere Luigino Ciarlo, anche nella sua veste autorevole di sindaco di Morcone, ha illustrato il piano formativo rivolto agli operatori commerciali, del turismo e dell’artigianato del Distretto, con particolare attenzione alle competenze digitali e all’accoglienza turistica: “Formare significa dare strumenti per affrontare il cambiamento. – ha ribadito il consigliere Ciarlo – I nostri commercianti, artigiani e operatori del turismo devono essere messi nelle condizioni di innovare, comunicare meglio, accogliere con professionalità. I corsi che proponiamo non sono teorici, ma pratici, pensati per rispondere alle esigenze reali di chi lavora ogni giorno sul territorio.”
I corsi saranno attivati in collaborazione con enti accreditati e prevederanno moduli su marketing, fiscalità, gestione del punto vendita e digitalizzazione. Il Presidente Addabbo ha confermato l’adesione del DistrettoDiffuso del Commercio Alto Sannio al Comitato Promotore per la costituzione della DMO “TerraeSannitae”, sottolineando il valore strategico dell’iniziativa: “La DMO è una grande opportunità per costruire una narrazione condivisa del nostro territorio. Il Distretto – ha evidenziato il sindaco Addabbo – non può restare isolato: deve dialogare con il turismo, la cultura, l’artigianato. Partecipare alla DMO significa entrare in una rete che valorizza il Sannio come destinazione autentica, sostenibile e attrattiva.”
L’adesione sarà formalizzata nei prossimi giorni, con la partecipazione attiva del Distretto alla definizione del piano strategico.
La seduta si è conclusa con l’annuncio ufficiale della prima fiera del Distretto, che si terrà in primavera presso i padiglioni della Fiera di Morcone. L’evento, dal titolo “Community Expo Alto Sannio”, sarà dedicato alle eccellenze produttive, artigianali e commerciali del territorio del Distretto Diffuso Alto Sannio.
La proposta è stata fortemente perorata dai rappresentati delle associazioni di categoria, Cosimo Callisto e Giovanna De Vita. “La fiera sarà il nostro biglietto da visita. Vogliamo raccontare il Distretto – ha sostenuto il consigliere Cosimo Callisto di Unimpresa – attraverso le sue imprese, i suoi prodotti, le sue storie. Sarà un’occasione per incontrarsi, per fare rete, per mostrare al pubblico cosa significa essere comunità economica e culturale.” La fiera prevede spazi espositivi, laboratori tematici, incontri con buyer e stakeholder, attività culturali e momenti di confronto tra imprese e istituzioni.
Il Consiglio ha espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto e ha ribadito l’impegno a costruire un Distretto sempre più inclusivo, dinamico e orientato allo sviluppo sostenibile. Il Presidente Addabbo ha voluto ricordare che: “Il Distretto Alto Sannio è una realtà viva, che cresce grazie al contributo di tutti. Ogni progetto, ogni iniziativa, ogni incontro è un passo verso una visione condivisa di territorio, dove il commercio, l’artigianato, il turismo e i servizi diventano leva di coesione, innovazione e qualità della vita.”