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Tratta Benevento–Caserta–Roma: ‘Pendolari esasperati, disservizi inaccettabili, silenzi istituzionali’

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“L’Associazione Pendolari Sannio – Terra di Lavoro, facendo seguito al comunicato emesso in data 12 giugno 2025 e relativo alle osservazioni – fortemente negative – circa la nuova collocazione oraria del treno AV Frecciargento n. 8300, torna a denunciare con forza una situazione divenuta ormai insostenibile per i viaggiatori della tratta Benevento–Caserta-Roma.
La recente modifica dell’orario del treno AV n. 8300, posticipato alle ore 05:55 da Benevento e alle ore 06:50 da Caserta, con arrivo a Roma Termini alle ore 08:00, vanifica anni di confronti e battaglie, e compromette seriamente le esigenze di centinaia di lavoratori e studenti che devono raggiungere la Capitale entro le 07:30/07:45. L’Associazione monitora da tempo il traffico del treno n. 8300, che non è praticamente mai arrivato puntuale. I ritardi sono cronici e sistematici, dovuti sia a guasti infrastrutturali (interruzioni, malfunzionamenti della linea elettrica, ecc.) sia alla presenza di materiale rotabile vetusto, del tutto inadeguato e inaffidabile.
I continui malfunzionamenti hanno spesso reso necessario sostituire il materiale rotabile, con trasbordo dei passeggeri su altri convogli, oppure deviare il treno su linee convenzionali della Napoli–Roma (via Formia o via Cassino), causando ulteriori e inaccettabili disagi, in uno scenario già aggravato da settimane di disservizi anche antecedenti al nuovo orario – dei cui benefici o motivazioni, ad oggi, non si ha alcuna evidenza. Non è tollerabile che un servizio di Alta Velocità venga garantito con treni obsoleti, e per tale ragione l’Associazione chiede formalmente, con fermezza, il rinnovo immediato del materiale rotabile, mediante l’introduzione di convogli moderni, affidabili e adeguati a sostenere la crescente domanda di mobilità.
Ma il problema è ancora più ampio. Si segnala infatti che il sistema di climatizzazione è frequentemente guasto o mal funzionante, non solo sui treni AV, ma anche su numerosi Intercity e Regionali lungo le tratte delle Napoli–Roma. Un fatto gravissimo, specie in queste settimane caratterizzate da ondate di calore estremo, che mettono a rischio il benessere e la salute dei passeggeri.
Infine, l’Associazione sottolinea che i lavori programmati per la manutenzione e l’ammodernamento della rete ferroviaria stanno ulteriormente penalizzando i pendolari, costretti a convivere con continue interruzioni, deviazioni e disservizi che stravolgono la regolarità della vita quotidiana.
Si ricorda che, nel mese di aprile (durante l’ultimo convegno organizzato dall’Associazione), queste interruzioni erano state annunciate come circoscritte. Al contrario, quanto sta avvenendo supera ampiamente le comunicazioni ufficiali di Trenitalia e RFI, in termini di estensione e impatto.
È percezione condivisa dell’Associazione che, con la ripresa delle attività lavorative e scolastiche a settembre, la situazione possa ulteriormente peggiorare se non si interviene con urgenza e determinazione.
L’Associazione lancia un appello accorato: a Trenitalia: per il ripristino immediato dell’orario originario del treno 8300 (partenza da Benevento ore 05:50 – da Caserta ore 06:32), che garantiva l’arrivo a Roma entro le 07:45; a RFI: per un monitoraggio costante e un intervento straordinario sull’infrastruttura, al fine di prevenire guasti e interruzioni sia sulla linea AV che sulle linee tradizionali; alle Istituzioni (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Regione Campania) e soprattutto ai rappresentanti politici locali delle province di Caserta e Benevento: è tempo di scendere in campo, al fianco dei pendolari, pretendendo risposte concrete da parte di Trenitalia e RFI. È una questione di diritti, dignità e giustizia.
Chiediamo inoltre: maggiore attenzione alla manutenzione dei sistemi di climatizzazione su
tutti i treni (AV, IC e Regionali); procedure di rimborso più semplici e rapide, sia per ritardi che per disservizi legati al comfort (es. climatizzazione guasta); più assistenza a bordo e in stazione, soprattutto durante i periodi critici dovuti ai lavori programmati.
La misura è colma. I pendolari non sono viaggiatori di serie B. Ci aspettiamo risposte, interventi e fatti concreti. E li vogliamo ora”, conclude la nota.