CULTURA
L’Accademia di Santa Sofia chiude la stagione con “Attorno all’opera”, un viaggio guidato dal violino di Riccardo Zamuner

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Con un viaggio musicale intitolato “Attorno all’opera”, l’Orchestra da Camera dell’Accademia di Santa Sofia ha chiuso ieri sera all’Auditorium Sant’Agostino la propria stagione artistica 2024/2025, regalando al pubblico un concerto raffinato e avvolgente. Il programma ha saputo fondere il fascino del teatro musicale con l’energia viva della musica da camera.
Protagonista sul palco è stato il violinista Riccardo Zamuner, giovane astro nascente del concertismo nazionale e konzertmeister dell’ensemble dell’Accademia, che ha guidato i musicisti in un programma dedicato alle trascrizioni e parafrasi da celebri opere liriche. Il concerto, curato nella sua visione artistica dal maestro Filippo Zigante, ha offerto un percorso originale tra melodie immortali e virtuosismi strumentali, unendo il suono del violino alla voce dell’opera.
Ad aprire la serata, il Preludio all’Atto I della Traviata di Verdi, seguito dalle affascinanti parafrasi del compositore francese Jean-Delphin Alard, con due rielaborazioni di rara eleganza: una sul Faust di Gounod e una proprio sulla Traviata. A completare il programma, pagine di Gioachino Rossini e Pietro Mascagni, che hanno condotto il pubblico in un itinerario sonoro tra leggerezza rossiniana e pathos verista.
Gli archi dell’ensemble hanno dato voce a un’orchestra capace di evocare le emozioni della scena lirica pur restando nella sobrietà dell’esecuzione strumentale. Il risultato è stata una performance ricca di tensione drammatica e controllo tecnico, in cui la musica ha parlato con l’intensità della voce umana.
L’ensemble che ha accompagnato Riccardo Zamuner è composto da: Maria Teresa De Sanio, Teresa Giordano, Niccolò Laiso (primi violini); Antonella D’Andrea, Emanuele Procaccini, Francesco Norelli (secondi violini); Francesco Solombrino, Martina Iacò (viole); Danilo Squitieri, Alfredo Pirone (violoncelli); Gianluigi Pennino (contrabbasso).
«Chiudiamo una stagione intensa in cui la nostra orchestra ha saputo confrontarsi con il grande repertorio classico, portandolo in dialogo con il presente», ha dichiarato la direttrice artistica Marcella Parziale.
Come da tradizione, l’Accademia ha aperto il concerto con un momento di riflessione culturale: il professore Corrado Aaron Visaggio, docente associato di Sistemi di elaborazione delle informazioni presso l’Università del Sannio, ha tenuto l’intervento “E se il prossimo Beethoven fosse una macchina?”, dedicato al rapporto tra intelligenza artificiale e creatività musicale.
Un dialogo tra scienza e arte, che ha offerto uno sguardo provocatorio e profondo su come le tecnologie stanno ridefinendo i confini dell’ispirazione artistica e dell’autorialità nel mondo sonoro.
Il prossimo appuntamento con la stagione artistica dell’Accademia è previsto per sabato 24 maggio al Teatro Comunale di Benevento alle ore 20.00 con Sergio Cammariere.
La direzione artistica della stagione è firmata da Filippo Zigante e Marcella Parziale, con la consulenza scientifica di Aglaia McClintock. L’evento si svolge in collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio e il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento.