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San Leucio del Sannio. Il 21 dicembre la ‘Festa dell’Anziano’

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In un clima particolare di crisi economica che attanaglia l’Italia e tutti i comuni del Meridione, si svolge quest’anno la 24° "Festa dell’anziano" (21 dicembre) fondata e organizzata da Pietro Zerella, Assessore alla Cultura e Presidente del centro Sociale Anziani di San Leucio del Sannio (Benevento).
"Oltre alla penalizzazione sulle pensioni, – si legge nella nota diffusa alla stampa – non si poteva far a meno di dare ai nostri concittadini meno giovani una serata lieta e gioiosa all’insegna dell’amicizia e della solidarietà. Sono ventiquattro anni che si organizza questa iniziativa che ormai è diventata oltre che una tradizione, un momento storico. Per l’occasione viene curata una pubblicazione che parla dei nostri anziani, delle loro storie e di fatti e avvenimenti che si sono succeduti nel corso dell’anno. Alla 25^ edizione di questa Festa, sarà pubblicato un libro che raccoglierà tutto ciò che è successo nell’arco di un quarto di secolo.
Come gli altri anni, saranno festeggiati i meno giovani del Paese, e il socio più anziano del Centro Sociale.
Quest’anno spicca la figura dell’ultracentenaria (105) Ida Varricchio, mentre si avvicina alla soglia dei cento Agnese Ciullo n. 25.2.1912 (C. Maccabei).
Ida Varricchio è nata a Casale Maccabei il 13.1.1907, sposata con Vespasiano Francesca. Nel 1928 la coppia di giovani sposi, andò ad abitare in una zona più in alto e assolata, alla Contrada S. Marcello. I due coniugi misero al mondo cinque figli. Atonia, Esterina Bice, Lesina e Cosimo. Il marito Vespasiano era un buon agricoltore, i suoi terreni erano fruttiferi e il tabacco, il vino e l’olio portavano ricchezza alla famiglia. Coltivare quel terreno non era facile perché situato nei pressi di “Ripa Lupina”, era infestato da corvi, e ogni volta che i contadini seminavano il frumento, correvano subito a beccarlo, era una continua guerra con i neri volatili. La frutta e gli ortaggi, venivano venduti sul mercato di Porta Rufina di Benevento. Ogni mattina, Ida, con il cesto pieno sulla testa, a piedi, e scalza, gli zoccoli si mettevano solo all’ingresso della città, camminava spedita e disinvolta come un’indossatrice. Al ritorno, cucinava, e subito dopo correva in campagna ad aiutare il marito. La Signora Ida ha sempre lavorato, è stata moglie e madre e in seguito anche capo famiglia perché ebbe la sventura di perdere il marito quando lui aveva appena trentasette anni. Ida non si scoraggiò, continuò a coltivare il terreno e andare a vendere in piazza, poi i figli diventati adulti la sollevarono un po’ dal gravoso compito.Oggi vive con il figlio Cosimo e la nuora Giovanna. Ha dodici nipoti e venti pronipoti.
San Leucio, prosegue la nota di Zerella, ha avuto altri centenari, Pepe Camilla 104 anni, Carmela Lepore 102, Varricchio Raffaele, 101 anni, tutti deceduti, e Assunta Bosso 101, trasferitasi da qualche anno in Arpaise. Un altro centenario, Armando Facchiano, che ha vissuto i suoi ultimi anni a Napoli. Insomma, si potrebbe definire il “paese dei centenari” dove si vive più a lungo.
Durante la manifestazione vi sarà un riconoscimento per i due fra i dieci più anziani: per le donne Maio Anna, nata il 28.4.1916 e per gli uomini Rosa Angelo nato il4.11.1920, nonché Generoso Iannace quale socio più anziano del Centro Sociale.
L’iniziativa è sostenuta dal Sindaco Carlo Iannace e dal Vice Sindaco, Delegato alle Politiche Sociali, Aldo Furno.
Alle donne presenti in sala sarà offerto un gentile omaggio floreale".