Comune di Benevento
Benevento, quale futuro per il Parco ‘De Mita’? Esclusa dalla gara l’unica ditta partecipante: bando da rifare

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Cosa ne sarà del Parco Verde intitolato alla memoria di Ciriaco De Mita? Sono in tanti ad interrogarsi in merito al futuro del polmone verde cittadino di località Abbazia (l’ingresso principale è da piazzale Catullo). A quando l’inaugurazione? Quale sarà la finalità di un’area così vasta?
La notizia dell’ultima ora riguarda il tanto atteso affidamento in concessione e la gestione mediante project financing: lo scorso 19 aprile la commissione tecnica ha escluso la ditta, unica partecipante, alle fasi di gara successive per alcune carenze riscontrate nella documentazione presentata.
Una ‘doccia fredda’ che riporta tutto l’iter burocratico al punto di partenza: a questo punto il dirigente del Servizio Patrimonio, Maurizio Perlingieri, dovrà procedere ad un nuovo bando di gara con naturale slittamento dei tempi per l’apertura del parco.
Come si ricorderà, nell’ottobre 2023 la Giunta Mastella aveva deliberato l’indizione di una selezione pubblica finalizzata all’individuazione di un operatore adeguatamente qualificato, interessato a ricevere dal Comune l’area in concessione d’uso, per un periodo fino a 30 anni, e destinarla ad attività volte all’intrattenimento, al tempo libero e alla promozione della cultura, previa presentazione di un progetto, con destinazione a finalità di recupero ambientale e fruibilità urbana di un’importante zona ecologica cittadina.
Alla manifestazione d’interesse aveva partecipato una sola impresa: la proposta progettuale presentata, finalizzata a rendere il Parco De Mita “un baluardo simbolo di aggregazione sociale”, era stata dichiarata dall’amministrazione “di pubblico interesse”.
A febbraio, poi, la procedura ad evidenza pubblica, con aggiudicazione in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, ponendo a base di gara proprio la proposta presentata dalla ditta, invitata alla gara in qualità di soggetto promotore e alla quale è stata riservata la possibilità di esercitare il diritto di prelazione.
Il valore dell’appalto, di circa 4 milioni e 729mila euro, è pari all’impegno economico del promozione, così come desunto dal Piano Economico Finanziario su base ventennale. Di diecimila euro il canone concessorio annuo da corrispondere al Comune. Adesso, però, c’è un nulla di fatto e una nuova gara da espletare.