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Colle Sannita, un Comitato civico dice no alla realizzazione del biodigestore

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A Colle Sannita un comitato civico dice no alla realizzazione di un impianto di produzione di biometano dalla digestione anaerobica di biomasse agricole e zootecniche con compostaggio che dovrebbe sorgere alla frazione Decorata, in contrada Cese.
Si chiama “TUTTI PER L’AMBIENTE, L’AMBIENTE PER TUTTI” e ha l’obiettivo di difendere l’ambiente e la salute di tutti gli abitanti.
Il comitato – si legge nella nota – ha come scopo quello di operare in campo sociale, culturale ed istituzionale al fine di promuovere la difesa del territorio e la tutela dell’ambiente, in primis tramite l’opposizione alla realizzazione e all’esercizio di un impianto di produzione di biometano dalla digestione anaerobica di biomasse agricole e zootecniche con compostaggio. Lo scopo è quello di salvaguardare e preservare, anche per le generazioni future, le valenze peculiari del territorio.
Nessuno – aggiungono i cittadini – si è posto il problema di informare la collettività di questo progetto, di cosa un impianto del genere comporti, delle grandi quantità di sottoprodotti agricoli e zootecnici necessari al suo funzionamento (le quali solo in piccola parte presenti in zona).
La costruzione di questi impianti non porta alcun beneficio ai residenti, che invece ne subiscono sicuramente gli svantaggi: la costante dispersione di odori sgradevoli; l’aumento del traffico veicolare derivante dai mezzi di trasporto per il trasporto delle biomasse necessarie ad alimentare l’impianto, che investirebbe anche il centro abitato; i rischi derivanti da una potenziale gestione impropria di un ciclo produttivo che di per sé è difficile da monitorare ecc.
Non riusciamo a capire per quale motivo il Comune di Colle Sannita ha fatto passare tutta l’operazione nel più assoluto silenzio, senza condividere e coinvolgere la popolazione, senza porsi minimamente il problema di potenziali danni arrecati agli impianti e al territorio. Vogliamo invitare l’intera cittadinanza a unirsi a noi in questa battaglia…ne va del nostro futuro e di quello dei nostri figli”, conclude il Comitato.