CRONACA
Trovati 5 chili di marijuana a Calvi: il resoconto dell’operazione dei Carabinieri

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La filosofia adottata è "dal produttore al consumatore". Una filiera completa quella portata alla luce dall’attività investigativa dei Carabinieri di San Giorgio del Sannio che, in poco meno di una settimana, hanno individuato una delle fonti di approvigionamento dello spaccio di marijuana del capoluogo.
Le attività sono partite quando una pattuglia della Stazione, durante un servizio di controllo del territorio nelle aree periferiche del comune di Calvi, più precisamente in località Cubante, ha notato delle piante di cannabis indica in un terreno agricolo e numerosi fusti della stessa pianta già privati delle foglie. Per i Carabinieri è così partito un paziente lavoro di osservazione e pedinamento che li ha portati ad individuare il coltivatore ed i luoghi che questi utilizzava per essiccare e lavorare le foglie di cannabis.
Le perquisizioni sono state effettuate questa mattina, quando i Militari, in contemporanea, hanno fatto ingresso nell’abitazione e nelle altre proprietà in uso a M. G., 42enne beneventano, già gravato da precedenti proprio in materia di stupefacenti.
Lo scenario emerso durante le perquisizioni è stato quello di una vera e propria "filiera" della produzione di marijuana, l’uomo coltivava la canapa in ingenti quantità nel terrreno isolato e defilato di Calvi, una volta raggiunta la maturità, le piante venivano esfoliate e, proprio come per il tabacco, le foglie, riunite in piccoli mazzi, venivano messe ad essiccare in un apposito locale in lamiera poco distante.
Una volta secco, il materiale veniva poi lavorato, sminuzzato e conservato in barattoli di vetro a chiusura ermetica, in attesa di essere confezionato in dosi e piazzato sul mercato dello spaccio al dettaglio. Oltre ai 150 semi, utili per la prossima stagione di semina, alle 74 piante, di altezza compresa tra i 150 ed i 250 centimetri, alcune già esfoliate, altre in piena fase di coltivazione, i Carabinieri hanno sequestrato oltre 5 chilogrammi di marijuana già pronta per essere consumata, un quantitativo capace di produrre migliaia di dosi e che, con i dovuti tagli, avrebbe avuto un valore di mercato compreso tra i 60 e gli 80mila euro. Almeno 8mila dosi che avrebbero raggiunto il mercato degli stupefacenti del capoluogo e che, per la maggior parte, sarebbero finite nelle mani di giovani ed adolescenti, anche considerata l’attività lavorativa dell’arrestato che gestisce un circolo sportivo nel Rione Libertà.
I Militari non hanno trovato alcuna traccia di stupefacente all’interno del circolo ma non si esclude che proprio questa attività sia la parte terminale della "filiera", ovvero quella incaricata smerciare la produzione e, quindi, di entrare in contatto con il consumatore. Tutto lo stupefacente e tutto il materiale per la coltivazione e la lavorazione dello stupefacente, nonché i locali utilizzati allo scopo, sono stati sequestrati. Il Giangregorio, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere di Capodimonte.
L’opera di contrasto al consumo ed allo spaccio di stupefacenti posta in essere dal Comando Provinciale di Benevento prosegue a 360° con le attività di prevenzione operate quotidianamente sul tutto il territorio nelle scuole e nei luoghi di aggregazione dei più giovani e con le azioni mirate di contro i produttori e controgli spacciatori.