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A Benevento un AperiPride per socializzare e discutere di diritti della comunità LGBT+

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Un aperitivo all’insegna della condivisione e del divertimento, ma soprattutto un momento di confronto per discutere sui diritti della comunità LGBT+. E’ stato questo l’obiettivo – riuscito – di AperiPride, l’evento organizzato dalla cooperativa sociale Social Lab 76 al Caffè delle Streghe di Palazzo Paolo V, a Benevento.
L’iniziativa – che ha visto la partecipazione degli attivisti di ApplePie di Avellino e Rain Arcigay di Caserta – rientrava nel ciclo di appuntamenti estivi del progetto OPS! Operatori di Solidarietà, finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, che per due anni ha formato le classi di cinque istituti superiori tra Benevento e provincia sul contrasto alle discriminazioni e il rispetto delle differenze. Tra i temi toccati dalle ragazze e dai ragazzi, sia con il lavoro delle operatrici della cooperativa che con la presenza di esperti esterni, rientrano anche le discriminazioni che riguardano l’orientamento sessuale o l’identità di genere di una persona.
Le classi coinvolte, inoltre, hanno avuto modo nei due anni di impegnarsi concretamente in azioni solidali sul territorio. Ora, con questi appuntamenti estivi, l’obiettivo è di aprirsi all’intera comunità cittadina per costruire un ponte tra la scuola e la società civile.
“L’appuntamento di ieri è stata una straordinaria occasione di confronto. Grazie al contributo delle associazioni Arcigay e Apple Pie si è discusso dei diritti della comunità Lgbt+, della lotta ai fenomeni di discriminazione di omotransfobia, di inclusione e rispetto. Nel dialogo è emersa più volte la necessità che di questi temi se ne parli di più per rompere la spirale di ignoranza, pregiudizio ed emarginazione, a partire dalle scuole e, in particolar modo, nelle realtà più piccole come quelle del nostro Sannio”. Lo ha detto Maria Grazia Di Meo, presidente della cooperativa Social Lab 76.
“L’evento, promosso nel ciclo di appuntamenti estivi del progetto OPS! Operatori di Solidarietà, finanziato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, ha permesso, inoltre, uno scambio positivo tra le associazioni ed i partecipanti per continuare un percorso di impegno comune. Mettere in relazione i ragazzi e le ragazze con le realtà associative e del Terzo settore, è, infatti, un altro obiettivo fondamentale del progetto per promuovere la cultura solidale ed inclusiva”, ha concluso la Di Meo.