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Asl, il racconto di De Iapinis: ‘Via XXIV maggio? Girone dell’inferno, pazienti rimandati di 3 mesi per un clic’

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“Ebbene, sì, il girone dell’Inferno, quando capita che un cittadino, il sottoscritto, si rechi all’ASL e per un click, per pigiare un bottone, deve riprenotare e viene rimandato a quasi tre mesi. Quel pomeriggio ho assistito all’Inferno; gente che urlava, una ragazza che supplicava la guardia privata pregandola di avere un appuntamento urgente, non possibile, per la mamma in stato terminale”. Inizia così la lettera che Ambner De Iapinis, ex amministratore cittadino e presidente di ‘Benevento Città Verde’, ha inviato alla nostra redazione.
“Vorrei che questo mio scritto giungesse in modo chiaro e inequivocabile al lettore. Si è capito bene, la “povera” guardia privata cercava di chiarirle che i tempi, purtroppo, erano questi. Povera Italia e povera Benevento. Cercai di spiegare al dirigente che il sottoscritto, qualche giorno prima, in corso d’opera in ASL, fu bloccato a metà pratica per un guasto alla linea internet dei loro uffici e, pensando come persona normale che, avendo dovuto abbandonare la pratica a metà solo per un “click”, avessi diritto a poter concludere l’iter il pomeriggio del giovedì seguente alle 14,30; cercai di spiegarlo alla dirigente e mi fu risposto, dall’alto della sua capacità organizzativa, che bisognava rifare la prenotazione e, quindi, aspettare quasi tre mesi, per un semplice “click”; insomma, è come se uno andasse dal barbiere e restasse con metà barba fatta e venisse pregato di sloggiare con tutta la schiuma in faccia.
Al sottoscritto – prosegue nella nella missiva – è capitato questo e parliamo della sede Asl di via XXIV Maggio di Benevento. E non parliamo di medici, parliamo di impiegati. Quel pomeriggio regnava il caos. Il bravo impiegato, quasi stordito, non sapeva cosa rispondere. “Ordini dall’alto”, diceva. Il caos totale. Le urla non si sprecavano. Io, da buon cittadino, richiesi alla brava guardia di rifare la prenotazione e aspettare ahimè quasi tre mesi, per un semplice “click”. Io consiglierei al dirigente o alla dirigente umanamente di dimettersi (per avvenuta incapacità?) e per il bene di tutti.
Ho letto l’altro giorno di un incontro avvenuto tra un nostro giovane parlamentare e il capo dell’ASL, dott. Volpe. In modo roboante si riportò come avvenuto un incontro proficuo; ebbene, consiglierei al bravo parlamentare di mettere le mani nella marmellata e, in forma anonima, di recarsi all’ASL di via XXIV Maggio con qualche utente, e allora sì che si divertirà e poi farà le sue reali considerazioni. Allora sì che rideremo, se non ci fosse da piangere. Quindi, solo slogan e scatole vuote senza contenuti.
Chiaramente tutto quello che scrivo è ampiamente documentato. Bene: ASL seconda solo al pronto soccorso dell’Ospedale San Pio, dove si sono raccolte decine e decine di testimonianze di cittadini arrivati e lasciati al freddo, senza una coperta e senza acqua. Questa è la realtà, qui dalla città di Benevento. I romani dicevano “Campania felix”, oggi possiamo urlare a gran voce “Campania infelix”, conclude De Iapinis.