Sindacati
Demedicalizzazione ambulanze: stato di agitazione delle sigle della dirigenza sanitaria Asl

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Le organizzazioni sindacali della dirigenza sanitaria della ASL di Benevento – CGIL Medici, FASSID/AUPI, Federazione CIMO/FESMED , FVM e UIL FPL – hanno proclamato lo stato di agitazione, informando prefetto di Benevento, presidente della Regione, direttore generale dell’Asl, presidente della Consulta dei sindaci e primi cittadini del territorio. Il motivo riguarda l’ipotesi di demedicalizzazione delle ambulanze.
Secondo quanto si apprende dal documento licenziato,” in assenza di qualsiasi accordo circa il progetto di ‘demedicalizzazione’, il Responsabile della Centrale Operativa 118 – scrivono – ha inspiegabilmente eliminato la presenza del medico a bordo dell’ambulanza del presidio PSAUT di San Bartolomeo in Galdo nei giorni 5, 7, 14,19, 21, 22, 26 Giugno 2023 nonostante i turni già fossero stati già regolarmente coperti con l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive; – la ‘demedicalizzazione’ del presidio PSAUT di San Bartolomeo è stata predisposta con “accorpamento funzionale temporaneo con ambulanza medicalizzata adiacente” (la più “adiacente” è quella in dotazione al SAUT 118 di Morcone distante ben 48 Km, con tempo di percorrenza di oltre un’ora, per raggiungere San Bartolomeo in Galdo); la ‘demedicalizzazione’ delle ambulanze, con particolare riferimento alle zone geograficamente disagiate: depotenzia l’assistenza sul territorio con conseguenti ripercussioni negative sull’erogazione dei LEA inseriti nella rete delle patologie complesse tempo-dipendenti (IMA, Stroke, Politrauma, ecc…) e dell’emergenza della salute mentale; impedisce di garantire l’equità distributiva dell’offerta sanitaria; impedisce di svolgere l’adeguata funzione di filtro sul territorio per evitare il sovraffollamento nei PS ospedalieri e pregiudica la qualità delle prestazioni; impedisce di garantire la tempestività e l’appropriatezza degli interventi su pazienti gravi in pericolo per la vita e diminuisce drasticamente le possibilità di sopravvivenza di tali pazienti; l’attuale contingente medico è in grado di compensare efficacemente la carenza d’organico con l’istituto contrattuale delle prestazioni aggiuntive, come previsto dal CCNL 2026-2018 e dalla L. n. 56 del 26/05/2023 (conversione in legge del D.L. 34/2023 c.d. “Decreto Bollette”); il progetto della ‘demedicalizzazione’ delle ambulanze ha suscitato preoccupazione e allarme nelle istituzioni locali e nella popolazione con una veemente, ampia e compatta opposizione di Sindaci e amministrazioni comunali, Ordine dei Medici, Parlamentari, Sindacati, Medici, Tribunale del Malato, ANCI”.