Provincia di Benevento
‘Un torto fatto alla comunità beneventana e sannita e a tutta la Campania’

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“Un tradimento”. E’ durissimo il commento del Presidente della Provincia, Aniello Cimitile, e del Sindaco di
Benevento, Fausto Pepe, alla risposta data nel corso del “Question-time” di oggi alla Camera dei deputati dal Ministro di giustizia Nitto Francesco Palma circa la localizzazione della Sezione Meridionale della Scuola di Magistratura a Catanzaro.
In un Comunicato congiunto presidente e sindaco ricordano che, con queste affermazioni, "il Ministro di giustizia ha sconfessato un Documento d’intesa siglato nel febbraio 2007 dal suo predecessore Clemente Mastella con il Comune, la Provincia e l’Università del Sannio per l’ubicazione in Benevento della Sezione Meridionale della Scuola della Magistratura".
"Inoltre, osservano ancora Cimitile e Pepe, il Ministro Nitto Palma ha anche cestinato le rassicurazioni del suo più immediato predecessore, Ministro Angelino Alfano, che, più volte e pubblicamente (alla Festa del Pdl in Pietrelcina nell’ottobre 2009 e, l’ultima volta, in piena Campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di Benevento, l’11 maggio 2011), aveva confermato l’insediamento nel capoluogo sannita del polo formativo superiore".
"Le dichiarazioni del Ministro Nitto Palma, si sottolinea inoltre nel documento di Provincia e Comune, giungono mentre è ancora pendente un procedimento presso il Consiglio di Stato incentrato proprio sull’ubicazione della Scuola".
Cimitile e Pepe, ribadendo il loro rispetto per le istanze calabresi, fanno tuttavia osservare che, "proprio alla luce delle rassicurazioni più volte espresse in sede ministeriale, è andato avanti un oneroso programma di ristrutturazione immobiliare e funzionale del complesso denominato “ex Caserma Guidoni” in pieno centro del capoluogo sannita, che fu destinato, ormai oltre quattro anni or sono, ad ospitare la Sezione della Scuola della Magistratura, sulla scorta di precise indicazioni provenienti dallo stesso Ministero. Insomma, si è trattato di una vera e propria farsa: perché mentre ancora stamani i lavori proseguivano nella ex Caserma, a Roma già era stato deciso tutt’altro, senza nemmeno il buon gusto e il garbo di un pre-avviso".
"Né può essere taciuta la circostanza – dicono ancora dalla Rocca dei Rettori e da Palazzo Mosti – che alcun elemento lasciava immaginare questa decisione del Ministro: infatti, nessuna interlocuzione è stata mai da lui concessa, né formalmente, né informalmente, ai rappresentanti delle Istituzioni territoriali locali su questo argomento".
“Si tratta – hanno affermato infine Cimitile e Pepe – di un torto fatto alla comunità beneventana e sannita che richiede la massima ed immediata mobilitazione e protesta di tutte le istanze territoriali e della Deputazione politica e parlamentare del Sannio e della Campania. Non v’è dubbio infatti che a patire gli effetti negativi di tale disastrosa decisione non è solo il territorio delle aree interne sannite, ma tutta la Campania”.