POLITICA
“Legittima la critica ma i presidenti dei comitati devono rispettare i quartieri e la città”

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“La città di Benevento sta cambiando volto. Invece, sono sempre le stesse le facce dei presidenti di alcuni pseudo-comitati di quartiere”: non pecca in arrendevolezza la nota di replica dell’assessore al comune di Benevento Mirna Campone, in forza all’Idv, a quanto dichiarato, durante la riunione tenutasi ieri, da alcuni rappresentanti di Comitati di Quartiere della città
“Reduci dalla sconfitta elettorale alle ultime amministrative, un numero, quello sì importante, di candidati bocciati dai cittadini pensa di poter utilizzare le sigle dei comitati di quartiere per attaccare l’amministrazione comunale, ed il mio assessorato in particolare. Non mi permetto di criticare un metodo di far politica vecchio e bugiardo, ma pur sempre legittimo. D’altra parte per tanti di loro si tratta dell’ultima spiaggia, dopo essere passati da uno schieramento all’altro con invidiabile disinvoltura, non resta che la strada di nascondere il proprio nome dietro sigle e comitati che purtroppo richiamano i quartieri di Benevento, pur non avendo con loro alcun serio legame.
Nemmeno mi sorprende l’accusa di arroganza che arriva da chi dice di voler il confronto con l’amministrazione e non invita nemmeno le istituzioni a partecipare a questa brillante sessione. Uno dei promotori ha anche chiarito che ‘l’amministrazione era stata invitata a mezzo fax’, neanche una telefonata, come fosse l’ultimo degli interlocutori: ovviamente, tale comunicazione non risulta in alcun ufficio comunale! Ma poco male, non aver partecipato mi offre la possibilità di non avere ripensamenti e di non commettere sbagli per il futuro!
L’amministrazione di Fausto Pepe, d’altra parte, ha fatto della partecipazione e del confronto con i cittadini uno degli elementi qualificanti della propria azione. Non solo il sindaco, ma tutti i componenti della maggioranza, assessori e consiglieri, sono quotidianamente impegnati nell’ascolto delle problematiche, sempre più serie e sempre più numerose, che affliggono i beneventani. Tranquillamente si può affermare che la vicinanza ai cittadini del sindaco e di questa amministrazione ha costituito un punto di forza che ha determinato anche i successi elettorali. Il sindaco Fausto Pepe, e noi con lui, è presente nei quartieri, nelle strade, nelle case dei beneventani, ogni giorno e non solo per la campagna elettorale o per finti convegni per ex addetti ai lavori della politica locale.
Mi preme però,- prosegue la nota di Campone – ribadire un concetto che deve essere chiaro anche ai detrattori dell’amministrazione: per attaccare una parte politica non si può tirare in ballo l’immagine di Benevento. L’obiettivo, ripeto legittimo, di criticare il centrosinistra che guida l’ente Comune, non può travalicare i confini della decenza, arrivando a gettare fango anche sulla nostra città.
In un momento di crisi diffusa, quando è più necessario fare squadra per difendere i servizi, le infrastrutture, i posti di lavoro, non si può giocare con la credibilità e il buon nome di Benevento. La campagna elettorale è finita, sarebbe bene che ne prendessero coscienza soprattutto chi ha da meditare sui propri errori. E soprattutto chi vuol lavorare per la città, qualunque sia l’appartenenza politica, sottoponga idee all’amministrazione: è agghiacciante, ma dai resoconti giornalistici non emerge una sola proposta per i quartieri che sia stata lanciata dai presidenti di questi comitati di quartiere!
Solo l’armamentario classico fatto di bugie, calunnie, toni apocalittici. Abbiano più rispetto per la città, per i quartieri che dicono di rappresentare e per se stessi, e non utilizzino mai più termini come ‘cloaca’ per definire anche solo un metro quadro di Benevento. Da quel che si legge, ci sarebbe addirittura chi avrebbe detto: ‘Benevento è diventata spazzatura’. Che dire: Benevento è il capoluogo campano con la differenziata più alta della Regione, siamo al 65%, un traguardo di civiltà raggiunto da tutti i cittadini e non solo dall’amministrazione. Un traguardo di cui andare fieri e su cui poggiare la competitività territoriale. Certo, qualcosa va migliorata: ad esempio, bisogna ancora provvedere allo smaltimento delle scorie politiche!”.