Regione Campania
Caldoro: ‘Ma il nostro piano è stato confermato nella sua validità’

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“Il piano è blindato, la Commissione europea lo ha confermato nella sua validità e non va cambiato perché altrimenti potremmo avere dei problemi con la stessa Commissione”.
Il governatore della Campania, Stefano Caldoro, commenta così gli elementi contenuti nella lettera di messa in mora all’Italia da parte della Commissione Europea per la questione rifiuti in Campania, in merito al piano dei rifiuti regionale, sottolineando che i rilievi mossi “sono relativi al 2008”. “La Commissione europea conferma il nostro piano – ha affermato – che prevede discariche, impianti intermedi e termovalorizzatori.
Anzi dice che occorre accentuare su quest’ultimo punto”. “Non posso che essere d’accordo con quanto affermano – ha sottolineato – e fossi nei loro panni anche io avrei prudenza. Credo che sia giusto e corretto che siano molto attenti al cronoprogramma”. “La strada che abbiamo tracciato è quella giusta, altre soluzioni non avrebbero senso – ha aggiunto – anche se è possibile integrare il piano con ipotesi nuove legate alle tecnologie come, per esempio, le piattaforme al plasma, presentate da Fincantieri”. “Serve l’intesa istituzionale – ha concluso – perché altrimenti rischiamo un conflitto che ci farebbe perdere credibilità”.
“Dobbiamo chiudere l’iter relativo ai termovalorizzatori. E resta la questione più delicata relativa alle discariche che sono una priorità. E’ un percorso da accelerare”. “La Provincia – ha affermato – ha avviato con i Comuni la ‘zonalizzazione’ per indicare i siti dove realizzarle. Ogni cosa deve subire una accelerazione. E’ chiaro che qualsiasi rallentamento non sarà visto di buon occhio”.
“Avevo già inviato, qualche tempo fa, una lettera ai Comuni e alle Province – ha aggiunto – per verificare il loro cronoprogramma e per chiedere a ognuno di accelerare. I ritardi finora accumilati non dipendono da noi”. “La Commissione europea ribadisce il principio di prossimità nello smaltimento dell’immondizia – ha poi sottolineato – e, allo stesso tempo, che in caso di necessità e crisi è possibile che i rifiuti, controllati e trattati secondo le normative, viaggino fuori regione e all’estero”.