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“Cittadini in MoVimento – verso San Giorgio a 5 stelle”, una nuova realtà di confronto

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Nasce a San Giorgio del Sannio una realtà nuova di confronto, discussione ed azione politica.
Si chiama “Cittadini in MoVimento – verso San Giorgio a 5 stelle” e nasce da un’idea di Elvira Santaniello, responsabile di Rete Rose Rosse, Francesca Maio, membro dei Grilli Sanniti – Movimento a 5 stelle, e Rosanna Carpentieri, coordinatrice del Comitato sangiorgese cittadini per la trasparenza e la democrazia.
“Tre donne, tre persone impegnate in politica e nella società, – è quanto si legge in una nota di presentazione – con in comune una visione della politica tradizionalmente intesa, con i suoi partiti, i suoi leader e la sue strutture piramidali come una realtà ormai al tramonto. Crediamo, nel valore prorompente dei cittadini, nella improcrastinabile necessità di una politica includente e non escludente, crediamo nel valore pregnante delle persone che svolgono un incarico sociale senza secondi fini.
Attraverso “Cittadini in MoVimento – verso San Giorgio a 5 stelle” vogliamo presentare a tutta la cittadinanza una realtà diversa da quella che hanno vissuto per oltre 50 anni, una realtà che si ispira non ai modelli locali dominanti di segreterie politiche, di portaborse, di promesse, di leaderini locali che non avrebbero alcuna autorevolezza al di fuori delle loro sedi di partito bensì a pezzi di storia nuova e innovativa della politica. Contestualmente all’annuncio della sua nascita, “Cittadini in MoVimento – verso San Giorgio a 5 stelle” ha iniziato il suo percorso volto a fare di San Giorgio un Comune a 5 Stelle attraverso una formale presa di posizione nei confronti del Comune, dell’ASL e dell’ARPAC per le gravi anomalie riscontrate nelle procedure di abbattimento, poi fortunatamente bloccate, dell’ex edificio postale di Via De Gasperi, tristemente noto in paese, e da anni ormai, per la presunta presenza di amianto.
Abbiamo richiesto urgente accesso agli atti relativi all’immobile e ai rilievi tecnico scientifici su di esso effettuati nel corso degli anni, alle pratiche relative all’apertura del cantiere per la demolizione dell’immobile stesso (con particolare riferimento alla mancanza dell’apposita cartellonistica identificativa obbligatoria per legge), alla sospensione dei lavori e alla mancata esposizione sul cantiere del provvedimento di polizia che ne ordinava la sospensione e a tutte le procedure dell’eventuale avvenuta bonifica e messa in sicurezza dell’area. Abbiamo, infine, richiesto ed ottenuto in tempi brevissimi un incontro in Prefettura, incontro dal quale sono emersi particolari interessanti per una più precisa valutazione degli eventi e delle eventuali responsabilità nonché la necessità, espressa anche dal Vice Prefetto di una pronta informazione alla cittadinanza di tutto quanto è stato fatto dall’Ente Locale in tutela della salute pubblica”.