POLITICA
‘Comune di Benevento: vincere non significa saper governare…’

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“Quel che accade a Palazzo Mosti – scrive in una nota Nazzareno orlando, consigliere comunale di TèL a Benevento – è ormai più che evidente anche per chi non è un attento osservatore politico! Una Amministrazione che, nonostante abbia conquistato da pochi mesi il Comune, vive solo di quotidiani equilibrismi… dimostra in tutta la sua concreta drammaticità che, vincere, non significa saper governare. A fronte, infatti, di un Bilancio basato sostanzialmente sui sacrifici dei cittadini, ecco spuntare consiglieri delegati, manager dell’energia e ora anche capi di gabinetto (il riferimento è ad un articolo del quotidiano Il Mattino, apparso oggi, Ndr). A fronte di strumenti legalmente normati come le interrogazioni, si invitano i consiglieri di opposizione a recarsi in Procura.
A fronte di protocolli e di buone intenzioni, si assiste ad un lento e costante degrado della città sempre più coinvolta in azioni violente e in tentativi di infiltrazione. A fronte della richiesta di stringere la cinghia si continua ininterrottamente a distribuzione prebende ed incarichi che riportando indietro l’orologio della politica, oltre quello della storia. Di contro, quali sono le iniziative forti portate avanti per tentare di creare nuova occupazione? Quali quelle concepite per tentare di favorire uno sviluppo sempre più offuscato da una desertificazione territoriale cui nessuno pone barriere? Sarà la Piattaforma Logistica o l’invasione di cemento previsto dal Piano Urbanistico a sbloccare l’economia stagnante? Saranno le esternalizzazioni dei servizi o i prelievi dal fondo di riserva che garantiranno il rilancio economico?
Ci troviamo, purtroppo, difronte ad atteggiamenti autoreferenti e spocchiosi che puntano solo al conseguimento di obiettivi personali. Il tanto teorizzato “Bene Comune” viene sbandierato in tutte le salse ma riposto nel cassetto delle beghe partitiche e sacrificato sull’altare delle strategie individuali. Alla opposizione, dunque, non resta altro che continuare a svolgere con serietà e costanza il suo ruolo di verifica e denuncia. Contestualmente sarebbe opportuno aprire una nuova fase di confronto tra tutti coloro i quali ritengono che è più importante trovare concreti punti di condivisione che non alimentare ipocrite battaglie di facciata che non portano a nulla. L’emergenza economica e valoriale impone scelte coraggiose e dirompenti. Superata, infatti, la fase delle direttive partitiche si apre un nuovo scenario tutto da costruire: impegnarsi per la propria terra e per la comunità in cui si vive e lavora. Alla fine, lo auspichiamo tutti, la correttezza e l’impegno saranno premiati!”