POLITICA
L’Irisbus intende chiudere lo stabilimento in Valle Ufita: oltre un migliaio di lavoratori a spasso…

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La premessa: ”Di fronte all’impossibilita’ di portare a termine l’unica soluzione individuata, che consentiva l’avvio di una nuova iniziativa imprenditoriale ed industriale per assicurare continuita’ al sito, l’azienda sara’ costretta, suo malgrado, ad avviare le procedure consentite dalla legge per cessare le attivita’ dello stabilimento”. Così Irisbus, secondo la nota diramata alla stampa, decide di risolvere la vicenda in Valle Ufita, in provincia di Avellino
Inutile riportare la sequela di indignate reazioni. Due su tutte.
Su iniziativa del parlamentare sannita Costantino Boffa, i deputati campani del Pd hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per chiedere che siano assunte, con urgenza, iniziative tese a scongiurare l’annunciata chiusura dello stabilimento IrisBus di Flumeri.
I deputati chiedono inoltre al governo quali iniziative intenda intraprendere per scongiurare il collasso completo del sistema trasportistico campano. “L’annunciata dismissione della produzione – dichiara Boffa – è il preludio di un nuovo dramma occupazionale e sociale con cui la Campania e l’intero Mezzogiorno saranno costretti a confrontarsi. Quella compiuta dal gruppo Fiat è una scelta gravissima di fronte alla quale il governo non può alzare le spalle e chiamarsi fuori. Sulla vicenda pesa, infatti, l’incapacità dell’esecutivo di mettere in piedi una qualsiasi strategia di investimenti nel settore trasporti. Settore che dovrebbe essere strategico nell’ottica di una crescita sostenibile del sistema paese e che, invece, è oggetto soltanto di tagli e riduzioni di risorse”.
“Altrettanto grave – aggiunge Boffa – è l’assoluta incapacità nell’indirizzare verso uno sbocco positivo la vertenza Irisbus dimostrata della Regione Campania e dell’assessore ai trasporti e alle attività produttive, Sergio Vetrella”.
Il partito in regione si esprime attraverso il segretario Amendola: "E’ sconvolgente che si decida di chiudere lo stabilimento IrisBus della Valle Ufita. La decisione va immediatamente revocata. Ottocento lavoratori dello stabilimento, piu’ quelli dell’indotto, da questa mattina sono disoccupati. Siamo dinanzi ad un dramma senza eguali per l’Irpinia e la Campania, che mina non solo la tenuta economica ma la stessa coesione sociale di un intero territorio" aggiunge Amendola.
"Quello che fa piu’ male – continua Amendola – e’ il completo disinteresse del governo nazionale e della Regione Campania, che hanno accantonato senza nessun motivo le nostre proposte avanzate dai gruppi parlamentari e dal gruppo regionale".
"Questa classe dirigente della destra fino ad oggi si e’ nascosta – spiega Amendola – addirittura non partecipando ai tavoli nazionali, come ha fatto l’assessore regionale ai trasporti, Sergio Vetrella, per il quale dopo questo ennesimo schiaffo non rimane altro da fare che rassegnare le dimissioni come chiediamo a gran voce da tempo".
"Non possiamo rimanere fermi: il governo convochi ad horas un tavolo istituzionale con le parti sociali e le istituzioni locali per evitare che questo ennesimo capitolo nero per l’occupazione dia il colpo di grazia al rilancio e al futuro del Mezzogiorno", conclude Amendola.