SOCIETA'
‘Acustica del Teatro Romano, c’è modo di migliorarne la qualità’

Ascolta la lettura dell'articolo
Gino Iannace, docente della Facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli” della Seconda Università di Napoli è intervenuto con una nota nell’ambito della polemica relativa all’acustica del Teatro Romano, protagonista fino a ieri di ‘Città Spettacolo’. “Ho letto con attenzione i commenti sulle testate giornalistiche circa la sgradevole acustica del Teatro Romano di Benevento, in particolare durante lo svolgimento di “Marechiaro, waiting for the moon”; molti spettatori hanno lasciato il teatro durante lo spettacolo, prima che questo terminasse, a causa della scarsa resa acustica dell’ambiente. Non avendo assistito personalmente allo spettacolo, non posso esprimere un giudizio oggettivo, ma mi permetto di intervenire in quanto ho studiato l’acustica del Teatro Romano di Benevento, effettuando misure delle caratteristiche acustiche, ed ho realizzato un modello virtuale per meglio comprendere tali caratteristiche al fine di studiare possibili soluzioni per migliorarne le qualità. Il teatro, allo stato attuale, per l’assenza della parete centrale della scena, non ha riflessioni sonore significative, quindi agli ascoltatori giungono le sole componenti del suono diretto. Nel 2009 presentai a Benevento insieme ai miei collaboratori, una serie di possibili interventi per migliorare l’acustica del teatro, e la prossima settimana, al Congresso Internazionale sull’acustica dei teatri antichi “The Acoustics of Ancient Theatres Conference” a Patrasso (Grecia), insieme a Luigi Maffei, direttore del RiAS Centro Interdipartimentale di Servizi Laboratorio per il Controllo dell’Ambiente Costruito, presenteremo un lavoro sugli effetti della presenza del pubblico all’interno del teatro romano di Benevento: “Computer simulation of the effect of the audience on the acoustics of the Roman Theatre of Beneventum (Italy)”, questo a significare l’importanza del Teatro Romano di Benevento per gli studiosi dell’acustica dei teatri antichi e sarà un occasione per far conoscere la nostra storia e i nostri momenti. Mi rammarica che durante l’organizzazione di eventi che possono dare lustro alla nostra città, non siano coinvolte anche quelle figure le cui competenze risulterebbero proficue alla buona riuscita delle manifestazioni. Ora, consultando i motori di ricerca su internet, il Teatro Romano di Benevento sarà ricordato per la “non buona acustica” e per “gli spettatori in fuga a causa della scarsa resa acustica”, vanificando un lavoro che da anni, con il mio gruppo di ricerca, porto avanti per la riscoperta del teatro romano di Benevento”.