ECONOMIA
È Rummo la pasta premium più amata dagli italiani: lo rivela un’indagine Swg

Ascolta la lettura dell'articolo
Rummo è la pasta premium più amata dagli italiani. A rivelarlo è un’indagine Swg resa nota nel giorno del World Pasta Day. E’ qui che si posiziona prima di De Cecco, La Molisana, Voiello, Garofalo, Granoro, Divella, Agnesi.
Nata a Benevento nel 1846 e giunta alla sesta generazione con Antonio, general manager international sales e figlio dell’attuale presidente e amministratore delegato Cosimo Rummo, la pasta “made in Sannio” si contraddistingue infatti per il metodo Lenta Lavorazione che ne fa una pasta “premium”. Un procedimento in 7 fasi brevettato e approvato da Bureau Veritas (leader a livello mondiale nei servizi di ispezione, verifica di conformità e certificazione), che ha costretto tutti a rallentare, facendosi inseguire sul terreno della qualità. Del resto, il suo slogan è inequivoco: Pe’ fa’ ‘e cose bone ce vo tiemp. Che tradotto dal dialetto napoletano significa “per fare le cose perbene serve tempo”. E di tempo Rummo ne ha avuto per affinarsi e dominare i mercati internazionali della produzione di paste alimentari.
Centosettantasei per la precisione gli anni dedicati a selezionare le migliori materie prime; realizzare impasti elastici fatti di semola e acqua; adoperare trafile in bronzo per rendere la sfoglia ruvida e pronta ad accogliere i sughi più delicati; procedere ad un’essiccazione ad hoc per ogni formato; testare la tenacità con il dinamometro (strumento utile ad individuare il punto di frattura della pasta durante la prova di compressione); studiare tra i processi di trasporto e confezionamento quelli più performanti per far arrivare integri i formati nella dispensa di casa degli italiani e non solo. Sì, perché Pasta Rummo esporta in una sessantina di paesi (Francia, Svizzera, Spagna, Stati Uniti e Canada in primis), dopo aver fatto una scelta di campo netta sulla produzione: non vi sono stabilimenti fuori dall’Italia. Ciò ne fa un vanto per la Campania e per il Paese. Anche per la prova di resilienza che l’azienda è riuscita ad offrire all’indomani della disastrosa alluvione sannita del 2015, che ricoprì di fango e disperazione il pastificio nella zona Asi di Ponte Valentino, travolto da un’onda alta otto metri e mezzo.
Oggi Rummo è una realtà in piena salute, con 157 dipendenti e 160 milioni di euro di fatturato.
I COMPLIMENTI DELL’ASI – “Complimenti a Cosimo Rummo, alla sua famiglia, ai dirigenti aziendali e a tutti i dipendenti del Pastificio Rummo per aver raggiunto uno straordinario risultato, essere la pasta premium più amata dagli italiani”. Così il presidente dell’Asi della provincia di Benevento, Luigi Barone, commenta l’indagine Doxa Swg resa nota nel giorno del World Pasta Day.
“Piazzarsi dinanzi a storici marchi del settore quali De Cecco, La Molisana, Voiello, Garofalo, Granoro, Divella, e Agnesi evidenzia non solo la qualità ma anche la conoscenza e il gradimento tra gli italiani del marchio beneventano”, aggiunge ancora il presidente dell’Asi che prosegue: “E’ un onore annoverare tra le aziende dell’agglomerato Asi di Benevento-Ponte Valentino il pastificio Rummo che rappresenta il fiore all’occhiello della resilienza post-alluvione del 2015, allorquando l’opificio fu completamente distrutto e solo grazie alla tenacia, capacità e caparbietà di Cosimo Rummo e dei suoi uomini oggi, a distanza di sette anni, celebriamo il marchio ai vertici del settore in Italia”, conclude il presidente Barone.